A pochi giorni dalle sentenze, emesse dal giudice Pasini, che hanno visto accogliere i ricorsi di Asset contro i provvedimenti di amministrazione straordinaria e liquidazione coatta amministrativa, il Pdcs riscontra, sin dalle prime anticipazioni sui contenuti dei dispositivi, un'ampia conferma “di tutto quello che fin dai primi mesi del 2017, a più riprese abbiamo portato all’attenzione – ricordano - della Reggenza, del Governo, del Consiglio Grande e Generale e della cittadinanza: come cioè – sottolineano - nella procedura seguita da BCSM e sostenuta dal Congresso di Stato e dalla maggioranza, con precisi atti, si ravvisassero quei vizi “di sviamento di potere, di difetto di istruttoria, violazione di legge oltre che di motivazione
insufficiente e dubbia quanto alla identificazione dei suoi presupposti” che ora il giudice identifica dettagliatamente”. Per la Dc, “difficile immaginare come si potrà porre rimedio al danno creato, tuttavia – sostengono - è già fin troppo evidente che a pagarne le conseguenze in modo pesante saranno i cittadini”. La Dc accusa infine il Governo di “non aver voluto cambiare il disegno che ha guidato tutto il percorso in due anni. Non è più tollerabile – concludono - che si voglia caparbiamente continuare ad eludere le gravissime responsabilità politiche che stanno alla base di quello che è accaduto”.
Per il Psd 'era chiara la necessità politica di colpire una banca nemica'.
"Il governo e la maggioranza attuali avevano a inizio legislatura e preventivamente ad ogni verifica della vigilanza di Banca Centrale deciso la sorte di Asset e dei suoi attivi. - si legge in una nota - Savorelli, Siotto, Sommella e altre comparse dovevano recitare un copione già scritto, con questo ordine: trovare il marcio, commissariare la banca, bloccare i pagamenti, metterla in Amministrazione Straordinaria, poi liquidarla, poi farla confluire in Cassa di Risparmio".
Sulla vicenda Asset interviene anche Mdsi "Emergono - scrive - le gravissime responsabilità politiche di questo governo non può passare inosservato uno stralcio dell’ ordinanza Morsiani in cui si fa riferimento alle interferenze esercitate sulla vigilanza di Banca Centrale, proprio in relazione ai provvedimenti assunti nei confronti di Asset Banca.
Un legame diretto quello tra Banca Centrale e la proprietà di Banca Cis che ha trovato in questi anni sempre più riscontri a "scapito degli interessi dei sammarinesi".
Mdsi chiama in causa il direttore di Banca Cis Daniele Guidi che tramite i suoi avvocati precisa:
“Il dott. Daniele Guidi smentisce decisamente le fantasiose ricostruzioni fatte da MDSI, il quale ancora una volta getta fango sulla sua persona e sul gruppo imprenditoriale rappresentato, citando ed interpretando in modo distorto e strumentale frasi estrapolate da atti giudiziari".
Guidi comunica anche di aver conferito mandato ai suoi legali affinché tali illeciti vengano perseguiti in ogni sede, nessuna esclusa, a tutela dell’onorabilità e della sua immagine e del gruppo imprenditoriale di riferimento.
insufficiente e dubbia quanto alla identificazione dei suoi presupposti” che ora il giudice identifica dettagliatamente”. Per la Dc, “difficile immaginare come si potrà porre rimedio al danno creato, tuttavia – sostengono - è già fin troppo evidente che a pagarne le conseguenze in modo pesante saranno i cittadini”. La Dc accusa infine il Governo di “non aver voluto cambiare il disegno che ha guidato tutto il percorso in due anni. Non è più tollerabile – concludono - che si voglia caparbiamente continuare ad eludere le gravissime responsabilità politiche che stanno alla base di quello che è accaduto”.
Per il Psd 'era chiara la necessità politica di colpire una banca nemica'.
"Il governo e la maggioranza attuali avevano a inizio legislatura e preventivamente ad ogni verifica della vigilanza di Banca Centrale deciso la sorte di Asset e dei suoi attivi. - si legge in una nota - Savorelli, Siotto, Sommella e altre comparse dovevano recitare un copione già scritto, con questo ordine: trovare il marcio, commissariare la banca, bloccare i pagamenti, metterla in Amministrazione Straordinaria, poi liquidarla, poi farla confluire in Cassa di Risparmio".
Sulla vicenda Asset interviene anche Mdsi "Emergono - scrive - le gravissime responsabilità politiche di questo governo non può passare inosservato uno stralcio dell’ ordinanza Morsiani in cui si fa riferimento alle interferenze esercitate sulla vigilanza di Banca Centrale, proprio in relazione ai provvedimenti assunti nei confronti di Asset Banca.
Un legame diretto quello tra Banca Centrale e la proprietà di Banca Cis che ha trovato in questi anni sempre più riscontri a "scapito degli interessi dei sammarinesi".
Mdsi chiama in causa il direttore di Banca Cis Daniele Guidi che tramite i suoi avvocati precisa:
“Il dott. Daniele Guidi smentisce decisamente le fantasiose ricostruzioni fatte da MDSI, il quale ancora una volta getta fango sulla sua persona e sul gruppo imprenditoriale rappresentato, citando ed interpretando in modo distorto e strumentale frasi estrapolate da atti giudiziari".
Guidi comunica anche di aver conferito mandato ai suoi legali affinché tali illeciti vengano perseguiti in ogni sede, nessuna esclusa, a tutela dell’onorabilità e della sua immagine e del gruppo imprenditoriale di riferimento.
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