Da Washington una fotografia seria della crisi, ma per l’Unione per la Repubblica la realtà porta a letture anche peggiori. Per Marco Podeschi mancano, nell’esecutivo, una visione di sistema e un programma reale di rilancio, mentre il Fondo Monetario chiede proprio questo.
Anche per il segretario del PSD, Gerardo Giovagnoli il Governo non è in grado, da solo, di far fronte all’emergenza. Torna a spiegare i perché dell’adesione all’Unione Europea e rilancia, chiedendo che di qui alle elezioni si mettano insieme le risorse migliori del Paese, per uscire dalla fase buia anche a costo di scelte impopolari.
Dalla maggioranza è il coordinatore di AP, Stefano Palmieri ad ammettere che San Marino è obbligato a rivoluzionare il suo modello economico, abbandonando e vecchie logiche, fiducioso, però, che i tanti segnali giunti dalla politica italiana per arrivare alla firma si tradurranno presto in fatti concreti.
Un dibattito a tratti anche acceso, con la platea che ha lanciato segnali di malessere e sfiducia. Poi il confronto con i rappresentanti del sistema finanziario, “messo a dura prova – per il presidente di Assofin, Stefania Lazzari “ma con scelte opportune si può tornare a crescere. E’ sbagliato demonizzare” dice, rifiutando l’equazione finanziarie = malaffare. Enzo Zafferani a ricordare l’appuntamento di Washington del prossimo giugno, quando l’ABS presenterà il suo libro bianco. Su tutto, l’Unione per la Repubblica che rinnova l’appello per un governo di unità nazionale avvertendo: “I tempi sono stretti, poi la parola passerà agli elettori”.
Annamaria Sirotti
Anche per il segretario del PSD, Gerardo Giovagnoli il Governo non è in grado, da solo, di far fronte all’emergenza. Torna a spiegare i perché dell’adesione all’Unione Europea e rilancia, chiedendo che di qui alle elezioni si mettano insieme le risorse migliori del Paese, per uscire dalla fase buia anche a costo di scelte impopolari.
Dalla maggioranza è il coordinatore di AP, Stefano Palmieri ad ammettere che San Marino è obbligato a rivoluzionare il suo modello economico, abbandonando e vecchie logiche, fiducioso, però, che i tanti segnali giunti dalla politica italiana per arrivare alla firma si tradurranno presto in fatti concreti.
Un dibattito a tratti anche acceso, con la platea che ha lanciato segnali di malessere e sfiducia. Poi il confronto con i rappresentanti del sistema finanziario, “messo a dura prova – per il presidente di Assofin, Stefania Lazzari “ma con scelte opportune si può tornare a crescere. E’ sbagliato demonizzare” dice, rifiutando l’equazione finanziarie = malaffare. Enzo Zafferani a ricordare l’appuntamento di Washington del prossimo giugno, quando l’ABS presenterà il suo libro bianco. Su tutto, l’Unione per la Repubblica che rinnova l’appello per un governo di unità nazionale avvertendo: “I tempi sono stretti, poi la parola passerà agli elettori”.
Annamaria Sirotti
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