Una lunga maratona parlamentare per affrontare tutti i punti rimasti in sospeso. Nutrito l’ordine del giorno della sessione consiliare, l’ultima, probabilmente prima dello scioglimento del Consiglio Grande e Generale, che per 4 giornate terrà impegnati i rappresentanti delle forze politiche. Una prima parte dei lavori a porta chiuse, per discutere in merito a richieste specifiche relative alla cittadinanza, poi la lunga serie di commi che si aprono con la discussione e il voto conseguente di ben 12 istanze d’arengo. In programma anche la relazione del Segretario di Stato alla Sanità, Massimo Rossini, per presentare all’assemblea il Piano Sanitario e Socio Sanitario, appena elaborato. 7 i provvedimenti di legge in prima lettura, per uno dei quali sarà richiesta la procedura d’urgenza, si tratta della proroga per gli sgravi contributivi previsti dalla legge del 1987, che introduceva misure per il contenimento del costo del lavoro. Voto immediato anche per la legge di spesa pluriennale per la realizzazione della nuova viabilità di confine, progettata in collaborazione con la Repubblica italiana e il Comune di Rimini. In questa sessione si riprenderà il confronto già avviato sulla modifica dell’articolo 3 della legge sul diritto d’autore e poi un provvedimento che introduce sanzioni penali contro l’uso indebito di carte di credito. Ma a far discutere sarà sicuramente il progetto di legge di iniziativa popolare che introduce modifiche all’articolo 240 del codice penale. Si tratta della norma relativa all’impedimento della circolazione stradale. Un nuovo testo proposto sulla scorta degli accadimenti degli ultimi scioperi per il rinnovo dei contratti di lavoro, con i tanto contestati blocchi stradali. Infine, sul fronte dell’attività legislativa, l’ordine del giorno dei lavori consiliari prevede il voto sulla nuova legge in materia di società. A chiudere una serie di mozioni e ordini del giorno , compreso quello sulla situazione della magistratura, presentato la volta precedente da Monica Bollini e Glauco Sansovini, per il quale si è deciso di rinviare a questa sessione il voto dell’assemblea.
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