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Ultima serata per la 39esima festa dell’amicizia del PDCS. L’intervento finale del segretario Marco Gatti

19 ago 2012
Ultima serata per la 39esima festa dell’amicizia del PDCS. L’intervento finale del segretario Marco Gatti
Ultima serata per la 39esima festa dell’amicizia del PDCS. L’intervento finale del segretario Marco Gatti
Definita la nuova coalizione, nessuno spazio significativo per nuove aggregazioni. Un lavoro in divenire con Noi Sammarinesi, An e Arengo e Libertà per un’unica lista. Insieme ad AP e al PSD verso le elezioni dell’11 novembre. Chiude la porta all’UPR quado dice: “non c’è spazio per una lista DC-UPR, né per una loro lista nella nostra coalizione”. Ed è perentorio quando parla di un rapporto interrotto con il Partito Socialista “perché l’unificazione, anziché rafforzare l’azione di governo, ha sancito la crisi politica”. Per i programmi, si partirà da quello che vogliono i cittadini: “Interventi realizzabili, non un libro dei sogni” o il rischio è il calo nella partecipazione al voto. Poi il futuro del Paese: “San Marino sarà credibile se rispetterà gli impegni: verso il Fondo Monetario, l’OCSE, il Moneyval. Nulla da inventare, basta dare seguito a quanto fatto sinora”. Elenca così le priorità per il prossimo governo: riforma tributaria, contenimento della spesa, strumenti per mettere a reddito il patrimonio dello stato. Due azioni a fuoco: capitalizzare la fiducia data dall’Italia, favorire il rilancio economico ripartendo dalle ricchezze di San Marino, con un nuovo Piano Regolatore, con la riconversione mirata di aree, andando verso l’autonomia energetica e idrica. Completare le riforme perché San Marino possa attrarre investimenti: della PA, del mercato del lavoro, dando certezza del diritto. Un accenno alla lotta alla criminalità quando chiede specializzazione delle forze dell’ordine e del tribunale. Richiamando i padri della Democrazia Cristiana, da Clara Boscaglia ad Alcide De Gasperi, richiama i valori del partito, che dovranno ispirare l’agire per dare credibilità alla politica, dignità ai politici, autorevolezza alle istituzioni.

Annamaria Sirotti

Di seguito il discorso integrale del Segretario Gatti:

Amiche ed amici,
anche quest’anno, in premessa, sento il dovere di ringraziare tutti Voi per la partecipazione alla 39° edizione della Festa dell’Amicizia, sento il dovere di ringraziare le Sezioni di Serravalle/Falciano/Dogana, il Comitato promotore ed in particolare di ringraziare tutti i volontari che con la loro dedizione e con un grande spirito di servizio, permettono il realizzarsi di questa festa dove per 4 giorni, beneficiamo di un’ottima gastronomia, di spettacoli e di dibattiti politici. Ringraziamoli tutti con un caloroso applauso perché senza di loro tutto questo non sarebbe possibile.
Quest’anno la festa si svolge in un momento politico particolare. Nei primi giorni di agosto è stato sciolto il Consiglio Grande e Generale e siamo quindi in piena preparazione della campagna elettorale. Campagna che si concluderà con le elezioni dell’11 novembre. Questa è una campagna, difficile perché il Paese sta attraversando un momento difficile. Difficile perché c’è incertezza sul futuro, proprio e dei propri figli. La crisi economica, la perdita di posti di lavoro, il bilancio dello Stato da riequilibrare, un modello di sviluppo nuovo e compatibile ai nuovi standard internazionali. A questo i cittadini attendono risposte dalla politica. Ebbene la nostra coalizione che si presenterà alle elezioni, per dare queste risposte, è ormai definita con PDCS – PSD – AP – NS – A&L – AN, non vedo, anche per quanto emerso nel dibattito di questi giorni, significativi spazi per l’aggregazione di nuove forze. Al momento non sappiamo con quale altra coalizione, o quali altre coalizioni, dovremo confrontarci, ma ancora c’è tempo. Con gli amici di NS, AeL ed AN stiamo lavorando alacremente per riaggregare in un’unica lista, forze, esperienze, persone che hanno gli stessi valori e la stessa visione dello Stato. Così come stiamo lavorando alacremente al programma che dovrà contenere le suddette risposte. Mi preme solo fare un chiarimento sul rapporto DC – UPR e DC – PS. In questa tornata elettorale non ci sono spazi per una lista DC-UPR così come non c’è spazio per una loro lista autonoma nell’ambito della nostra coalizione. Non poniamo però, come non abbiamo mai fatto, veti nell’ambito della formazione delle altre liste in coalizione con noi. Il rapporto con il Partito Socialista si è invece interrotto nel momento in cui l’unificazione dichiarata dei due gruppi consigliari, NPS e PSRS, anziché rafforzare l’azione del Governo ha sancito la crisi politica. Questo per noi non è un fatto insignificante e velocemente superabile.
Chiarito questo è importante tornare a quello che i cittadini chiedono alla classe politica. Non sono interessati alle polemiche o alle rivendicazioni tra i vari partiti o personaggi politici, che sono simpatiche nelle chiacchierate tra amici al bar ma che non hanno nulla di costruttivo e che possa dare una concretezza una speranza di prospettiva, i cittadini si aspettano dalla classe politica proposte di interventi che si è in grado di realizzare. Quindi non un libro dei sogni od un elenco di promesse elettorali.
Il grande rischio, in questi momenti di incertezza, è che se la classe politica non sarà in grado di convincere sulla bontà di un progetto e sulla sua capacità di realizzarlo possa venir meno la partecipazione al voto. Questo sarebbe un evento negativo ed a danno non solo della classe politica ma del cittadino stesso che non andando a votare delegittima un importante strumento di democrazia diretta che gli consente proprio con il voto di giudicare l’operato di chi ha governato e la prospettiva che propone.
In questo il cittadino ha quindi una grande responsabilità a cui ha il dovere di non declinare. Peraltro sono convinto che la strada intrapresa in questa legislatura, anche condivisa con forze dell’allora opposizione come il PSD, sia quella giusta. Una strada che ha portato risultati, anche se non tutti quelli sperati o nei tempi sperati. Sono convinto che una nuova credibilità internazionale San Marino possa guadagnarla e mantenerla solo rispettando gli impegni assunti, impegni verso il Fondo Monetario
impegni verso l’OCSE impegni verso il Moneyval. La strada per San Marino pertanto non è da inventare. È sufficiente dare concretezza a quanto già deliberato in Consiglio e presentato proprio al FMI nonché a quanto già tracciato quali interventi prioritari nell’allegato al Bilancio previsionale 2012, il famoso allegato Z. Il prossimo Governo perciò, qualunque esso sia, ha interventi obbligati e non derogabili come il varo della riforma Tributaria, la revisione ed il contenimento della spesa pubblica, nuovi strumenti per mettere a reddito il patrimonio dello Stato (si è indicato ad esempio la costituzione di una finanziaria pubblica), la riforma del mercato del lavoro. Il prossimo Governo dovrà inoltre dare priorità a due azioni. La prima deve essere volta a capitalizzare la fiducia data da parte italiana, che è testimoniata dalla firma degli accordi, con la ratifica degli stessi da parte del Parlamento italiano e la conseguente uscita dalla black list.
La seconda favorire il rilancio economico progettando non per il breve periodo, come spesso purtroppo è accaduto, ma per il medio-lungo termine. Abbiamo infatti il dovere di pensare al futuro dei nostri figli creando le basi strutturali indispensabili per il lavoro e la qualità della vita. Per questa ragione, come si procede in ogni progetto degno di essere tale, occorre elaborare una proposta partendo dalle fondamenta. E le fondamenta non possono che essere la valorizzazione del nostro territorio e delle nostre materie prime che sono la bellezza paesaggistica ed il fatto di essere Stato sovrano. È indispensabile mettere in discussione un Piano Regolatore che, soprattutto in questo momento, non sta dando le risposte necessarie anzi sono evidenti e sotto gli occhi di tutti i limiti e le storture generate. Servono regole nuove che, evitando gli errori del passato dai quali dobbiamo imparare e non ricadere, ridiano ordine alle aree del territorio (centri storici, aree commerciali, industriali e abitative). Dobbiamo riqualificare ed in molti casi favorire la ri-conversione di aree nonché realizzare quelle che sono indispensabili infrastrutture per lo sviluppo e, per quanto possibile, per l’autonomia energetica ed idrica. Nuovi strumenti quindi, perché non possiamo creare lavoro se un’azienda che vuole aprire o vuole espandersi deve aspettare quasi 1 anno per le autorizzazioni o pensare che appartamenti, che nessuno vuole acquistare, siano un valore o fare dei piani particolareggiati ogni qualvolta che qualche investitore si propone.
Dobbiamo fare oggi le scelte, nell’interesse generale e non in quello particolare, su quali attività vogliamo incentivare e dove devono collocarsi sul territorio, quello che non rientra significa che non interessa. Individuiamo quindi chiaramente e con logica, pertanto non a chiazze di leopardo, aree industriali, artigianali, commerciali e alberghiere per avere noi chiaro per primi quale e dove sarà lo sviluppo e poi sarà chiaro anche per gli investitori sammarinesi ed esteri. In questo senso vedo bene anche la realizzazione del Parco Tecnologico e di cliniche di nicchia ad alta specializzazione. Ciò si sposa bene anche con l’importante accordo raggiunto per la localizzazione di una sede dell’OMS in San Marino. In tutto questo le nostre scelte, i rilasci autorizzativi, su ogni cosa insomma, intendiamo avere una sola discriminante.
In ogni atto il Governo deve assicurarsi un ritorno, un vantaggio, un vantaggio per la collettività, un vantaggio per lo Stato. Che siano posti di lavoro, gettito fiscale o quant’altro è indispensabile quindi che a fianco di un legittimo guadagno di parte vi sia sempre anche un pezzo di bene comune. Questo senso di responsabilità, di rispetto della cosa pubblica, di contribuzione al bene comune, e che non riguarda solo la politica ma anche le forze sociali ed economiche, deve accompagnarci nel percorso di riforma del sistema paese. La riforma del mercato del lavoro, la riorganizzazione della PA, la certezza del diritto, sono elementi indispensabili per uno Stato che vuole essere attrattivo per nuovi investimenti e non vuole perdere quelli che già ci sono. Quindi una responsabilità comune dove ognuno di noi deve sentire il dovere di fare la propria parte, nella consapevolezza che i sacrifici a cui siamo tutti chiamati sono indispensabili per garantire un futuro sicuro ai nostri figli. Un futuro non solo economico ma anche di crescita morale della persona e di qualità della vita. Un altro tema che non voglio dimenticare è quello della sicurezza e quindi della lotta alla criminalità. Il nostro non è un Paese di mafiosi, come qualcuno vuol far intendere, ma il problema non va sottovalutato.
Le zone a noi vicine si stanno rendendo conto, solo ora, che l’insediamento della malavita organizzata è reale e non hanno strumenti efficaci per contrastarlo. Non possiamo perciò permetterci di sottovalutare il fenomeno che è comunque presente ai nostri confini, pertanto dobbiamo riorganizzare e specializzare le nostre forze dell’ordine ed il tribunale affinché siano efficaci e tempestivi nel contrasto ad ogni forma di insediamento od infiltrazione malavitosa, pur garantendo lo stato di diritto che si esplica con il mantenimento del giusto equilibrio tra i vari poteri dello Stato e dove questi poteri sono tenuti loro stessi al rispetto delle leggi. Il fatto di affrontare oggi certi interventi organizzativi e normativi ci avvantaggia nel verificare ciò che in altre realtà ha funzionato o non ha funzionato, ciò che è stato efficace e ciò che si è prestato a distorsioni.
In chiusura voglio dedicare alcuni passaggi al Partito, al suo valore, alla sulla valenza ed all’attualità di questo progetto politico, che è il PDCS. La nutrita partecipazione di persone, di famiglie, di amici in questi 4 giorni ne è la testimonianza. Così come la partecipazione sempre numerosa anche negli organismi di partito come la Direzione ed il Consiglio Centrale. De Gasperi, di cui oggi ricorre il 58° anniversario della morte diceva “Un partito non è fine a se stesso: un partito è l’organizzazione di una buona volontà che ha un certo programma con un certo spirito, che viene da concetti superiori a quelli che possono muovere la vita quotidiana ed è al servizio di una causa.” Questa è la Democrazia Cristiana, questo è il nostro Partito. Un Partito che si alimenta dalla gente, dalle Sezioni locali. Un Partito che non deve rinnegare nulla del suo passato ma al contrario intende alimentarlo, intende farlo conoscere perché sempre attuale. Un Partito che ha ragione di esistere perché espressione vera e sincera del rispetto delle istituzioni, delle tradizioni cattoliche e della dottrina sociale. Un Partito che ricerca il bene comune al di sopra di ogni interesse di parte. Un Partito che ha forgiato grandi statisti ed altri, sono certo, ne forgerà. Un Partito che è di riferimento anche per coloro che non sono aderenti ma che ne riconoscono i valori, la capacità progettuale e la concretezza.
Un Partito che chiede agli aderenti coerenza nel rappresentare i valori in cui crede, anche nei momenti di grande difficoltà personali e del paese, come in questo momento, rappresentare i valori con la propria vita, con il proprio impegno civico e politico. Un Partito in cui rimane imprescindibile la custodia dell’uomo e della dignità della persona umana. Valori che voglio rappresentati anche nei candidati che si presenteranno alle elezioni. Valori che esigerò siano seguiti nell’azione di Governo, qualora fossimo chiamati nuovamente a questa responsabilità perché, condividendo Clara Boscaglia, abbiamo il compito di dare credibilità alla politica, dignità ai politici, autorevolezza alle istituzioni che rappresentiamo.
Non è più quindi il tempo del facile clientelismo ma è il tempo della responsabilità e della lungimiranza. Le risorse dello Stato sono un bene di tutti e non possono essere dilapidate nel perseguimento del consenso personale o di partito a qualunque costo o dell’interesse di parte. Questo è il mio impegno e l’impegno di ogni democristiano nella convinzione che il Paese ha grandi prospettive con la forza e la determinazione del nostro agire.

Auguro a tutti un buon proseguimento di serata.

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