Il Piano nazionale di stabilità e sviluppo torna sul tavolo del Begni sotto forma di tabelle e slide. Accanto a questo “riassunto” anche la situazione della finanza pubblica. Si riparte così, mettendo nero su bianco gli interventi che disegneranno la San Marino di domani. Il Governo ha illustrato i tre pilastri: riforme strutturali, strategie per lo sviluppo e rilancio del settore bancario. Un documento corposo, tutto da studiare. La prossima settimana il confronto sarà con le forze politiche mentre lunedì 9 sindacati e categorie porteranno osservazioni e proposte.
La Csu è stata chiara: la partita deve essere unica. “Non ho però percepito un'inversione di tendenza, il Governo sta andando avanti”, commenta Enzo Merlini che aggiunge: “se ferma le bocce in attesa di una cabina di regia complessiva noi ci stiamo, altrimenti non condivideremo il percorso”. La Csdl chiede all'esecutivo anche un'assunzione di responsabilità con annessa riflessione critica su quanto accaduto nell'ultimo anno e mezzo. “Parliamo di indebitare lo stato senza un'analisi”, aggiunge Merlini che nota, poi, come non sia stato citato il rapporto con l'Italia. Torna inoltre sui dati Aqr, “necessari per ragionare sulla fattibilità dei piani”, anche alla luce di un contratto collettivo oggetto, tra l'altro, del secondo incontro della giornata. “Dato che – spiega - non possiamo discuterlo senza conoscere lo stato dell'arte”. Risultati che, però, non verranno condivisi, almeno fino a quando il piano di ristrutturazione non sarà completato “per non creare concorrenza sleale o la corsa verso l'una e l'altra banca”. “Sono informazioni sensibili che richiedono una gestione oculata – spiega Celli - prima occorre stabilizzare il sistema”. La Csdl abbandona il tavolo prima della sua conclusione mentre l'Usl giudica l'incontro "molto interessante. C'è volontà di fare - commenta Giorgia Giacomini - tante le proposte, bisogna vedere come realizzarle. L'auspicio è che lo si possa fare nel breve e lungo termine”.
Il Segretario alle Finanze registra un clima positivo e disponibilità a dialogo e confronto. Il percorso è impegnativo e da approfondire nelle prossime settimane. “Il nostro impegno – assicura - sarà quello di mantenere aperto il tavolo. Gli incontri si moltiplicheranno anche sui singoli provvedimenti che il Governo sta mettendo in campo”.
MF
La Csu è stata chiara: la partita deve essere unica. “Non ho però percepito un'inversione di tendenza, il Governo sta andando avanti”, commenta Enzo Merlini che aggiunge: “se ferma le bocce in attesa di una cabina di regia complessiva noi ci stiamo, altrimenti non condivideremo il percorso”. La Csdl chiede all'esecutivo anche un'assunzione di responsabilità con annessa riflessione critica su quanto accaduto nell'ultimo anno e mezzo. “Parliamo di indebitare lo stato senza un'analisi”, aggiunge Merlini che nota, poi, come non sia stato citato il rapporto con l'Italia. Torna inoltre sui dati Aqr, “necessari per ragionare sulla fattibilità dei piani”, anche alla luce di un contratto collettivo oggetto, tra l'altro, del secondo incontro della giornata. “Dato che – spiega - non possiamo discuterlo senza conoscere lo stato dell'arte”. Risultati che, però, non verranno condivisi, almeno fino a quando il piano di ristrutturazione non sarà completato “per non creare concorrenza sleale o la corsa verso l'una e l'altra banca”. “Sono informazioni sensibili che richiedono una gestione oculata – spiega Celli - prima occorre stabilizzare il sistema”. La Csdl abbandona il tavolo prima della sua conclusione mentre l'Usl giudica l'incontro "molto interessante. C'è volontà di fare - commenta Giorgia Giacomini - tante le proposte, bisogna vedere come realizzarle. L'auspicio è che lo si possa fare nel breve e lungo termine”.
Il Segretario alle Finanze registra un clima positivo e disponibilità a dialogo e confronto. Il percorso è impegnativo e da approfondire nelle prossime settimane. “Il nostro impegno – assicura - sarà quello di mantenere aperto il tavolo. Gli incontri si moltiplicheranno anche sui singoli provvedimenti che il Governo sta mettendo in campo”.
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