Prima o poi questa emergenza finirà, e come dopo ogni guerra ci ritroveremo a dover fare i conti con macerie e cambiamenti. Ma come cambierà il mondo dopo, con che cosa ci troveremo a fare i conti dopo il passaggio del Covid-19, quali saranno le figure professionali delle quali avremo più bisogno...E' certezza ormai diffusa che nulla sarà più come prima e anche il mondo del lavoro si presenterà inevitabilmente cambiato, basti guardare la percezione sulla tecnologia fino a pochi mesi fa trascurata, oggi diventata quasi indispensabile in questo momento per avere una parvenza di vicinanaza. Demonizzata da più parti e spesso additata da più parti come causa di perdite di posti di lavoro, in quanti stanno mantenedo il posto o addirittura gestiscono interamente la propria attività attrverso lo"smart working".
Altri servizi che hanno guadagnato il "posto al sole" sono tutti quelli ancora giovani legati alle consegne a domicilio della spesa, prodotti per la casa, per il corpo venutesi a trovare improvvisamente al centro delle necessità di tante persone costrette a casa. Menzione speciale va a tutto il personale sanitario in questa battaglia protanonista assoluto e costantemente in prima linea, con loro i ricercatori gli addetti al trasporto e i paramedici, tutti coinvolti in questa guerra al Covid-19. Secondo il famoso social network "Linkedin" dedicato al mondo lavoro le richieste più numerose riguardano appunto tutti quei lavori che possono rientrare nella lotta al virus, anche l'America sembra si stia allineando su questa linea.
Particolarmente richiesti, poi, sembrano essere commercialisti ed esperti di sistemi informatici, ma anche psicologi e tutor in grado di garantire una formazione scolastica anche via web, a loro seguono i "driver" ovvero coloro che hanno la possibilità e l'abilità per condurre i mezzi utilizzati nelle consegne delle merci anche a domicilio. Alla fine dell'emergenza dunque ci ritroveremo a fare i conti con un mondo del commercio on line e delle consegne a domicilio che ne uscirà decisamente cambiato e non di poco.dovrà però essere in grado di stabilizzare questo potenziamento ottenuto cercando di sfruttare al meglio la familiarità acquisita con i clienti in questo periodo di quarantena.
All'orizzonte, insomma, potrebbe comparire l'esigenza di nuove figure professionali in grado di gestire la comunicazione e la pianificazione delle nuove strategie di fidelizzazione. Il cambiamento riguarderà anche le aspirazioni delle nuove generazioni che andranno sempre di più verso un percorso formativo di natura medico-scientifico. Concludendo questa crisi globale da coronavirus ha evidenziato ancora una volta quanto il sistema sanitario sia un cardine fondamentalesu quale si fonda ogni società civile degna di chiamarsi tale. E ha, semmai ce ne fosse stato ulteriore bisogno, riacceso un gigantesco riflettore a livello globale sull'importanza per la nostra sopravvivenza della ricerca scientifica.