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Sull'Economist apparve un articolo che metteva in relazione William Shakespeare e un impiegato al lavoro davanti ad un Pc. L'articolo sosteneva infatti che nel tempo medio utilizzato dall'impiegato a cambiare le dimensioni dei caratteri di un testo durante la sua carriera, il drammaturgo e poeta, considerato il più importante scrittore inglese ci scrisse "King Lear", tragedia in cinque atti, in versi e prosa. Un gruppo di studiosi delle rinomate Maryland e Delaware Enterprise University Partnership hanno condotto un'indagine sull'utilizzo che fanno del tempo ben 5mila impiegati negli Stati Uniti e in Gran Bretagna.
I risultati emersi hanno dell'incredibile, soprattutto in relazione al tempo sprecato in attività futili....e durante le ore di lavoro. Si parte dalla correzione degli errori di battitura, che richiede in media 20 minuti al giorno, che diventano: 180 giorni, o sei mesi, in 45 anni di carriera. Curiosità spicciola: più spesso sono errate le parole "thanks" (che diventa thnaks), "the" (che diventa teh), "you" (che diventa yuo) o "remember" (che diventa remeber).....per dire. Ma in questo tipo di errore incappano anche gli impiegati italiani, che spesso usano il loro tempo per correggere refusi di battitura.
Altra attività che fa perdere molto tempo è l'accedere ai siti o alle diverse piattaforme dove spesso non si ricordano il nome utente e la password, creando problemi relativi alla sicurezza di quei siti. In questo caso il tempo impiegato per risolvere tali problemi è in media di circa 145 giorni. Tempo che se ne va anche nelle attività di chiudere le finestre di lavoro sul pc, oppure rifiutare le richieste di aggiornamento dei sistemi operativi. E infine ci occupiamo del nostro sito di posta elettronica...le famose mails che solo l'eliminarle richiede circa sei settimane della nostra vita. Insomma buttiamo anni della nostra carriera e della nostra vita in minuti e secondi che nel momento, sembra non pesino nulla....
Ah...e scusate gli errori....