Una chitarra, una storia... la storia. Nella vita e nella carriera di Brian May la "Red Special" è stata più che una semplice chitarra perché ha riguardato una vera e propria sfera sentimentale, quasi affettiva che lo ha legato alla sua inseparabile 6 corde per sempre. Ma cosa è che lega cosi fortemente un uomo alla sua chitarra? E perché si chiama in quel modo? Il nome lo prende dal colore del legno utilizzato per la sua realizzazione, il rossastro tipico del mogano ricavato con molta probabilità dalla mensola stuccata, vittima anche di tarli, di un vecchio caminetto, mentre la tastiera è stata realizzata con legno di quercia. per questo motivo la chitarra prende anche il nome di "Fireplace".
Chiamata raramente anche "Red Lady", la sua storia è commovente soprattutto per le motivazioni che hanno fatto da sfondo alla sua creazione. La famiglia May al momento della sua realizzazione non poteva certamente permettersi un gran lusso, non annegando nella ricchezza per soddisfare la voglia del giovane Brian all'epoca sedicenne, di suonare la chitarra e non potendo permettersi una "Fender Stratocaster" o una "Gibson" con il papà hanno realizzato la chitarra.
E la Red Special di Brian May ha avuto una storia incredibile, insieme al suo musicista che, grazie ai Queen, ha trovato un successo planetario caratterizzato anche dalle sonorità uniche e caratteristiche della sua chitarra e sono stati in tantissimi, tra fan e case di produzione, a cercare di replicare la Red Special, non riuscendoci per qualche particolare. Ma purtroppo anche la Red Lady ha cominciato ad accusare il passare del tempo e a partire dal 1990 dopo avere retto per tante suonate, anche il nastro adesivo pplicato sul binding non riusciva più a reggere, ma in un contesto sociale ed economico completamente diverso, May decise di far restaurare la sua Red Special da due liutai esperti, Greg Fryer e Andrew Guyton. Va anche detto che Brian May nel corso della sua carriera ha usato altri tipi di chitarre ma usati solo come sostitutivi alla sua benamata.
Una Chitarra, la sua, la nostra, la storia del Rock
