La Francia prende una posizione contro lo “sharenting”, e dando un'occhiata al dizionario Inglese di Oxford, l'espressione è formata da due parole lo sharing, ovvero condivisione e “parenting” che sta per genitorialità.
Lo sharenting è l’abitudine di condividere tutto sui social a partire dalle cose dei nostri nostri figli. Questa sembra essere una delle tendenze sulle piattaforme seconda solo alle immagini dei mici di casa.
Spiattellare, insomma, al popolo del web tutto ciò che riguarda i nostri minori. Lo fanno i Ferragnez, perché non possiamo farlo noi per conquistare qualche like? Ma siamo sicuri che i nostri figli sarebbero contenti di essere sempre in prima fila sui social?
Sono queste le premesse che hanno fatto sì che il Parlamento francese abbia approvato un disegno di legge, adottato in prima lettura dall’Assemblea nazionale lunedì scorso, per garantire ai minori il diritto alla loro immagine. Tutto questo è avvenuto subito dopo la proposta di alzare a 15 anni l’età minima per avere accesso ai social, pochi giorni fa.
Lo scopo è togliere ai genitori "il diritto all’immagine dei propri figli”, come si legge nel quarto articolo della nuova legge.