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Sono Solo Canzonette compie 40 anni

Il disco di Edoardo Bennato usciva sul mercato il 1°Aprile 1980

di Mirco Zani
2 apr 2020

La favola dell'eterno bambino che non vuole crescere Peter Pan, creato dalla penna dello scrittore scozzese James Matthew Barrie, rivive nell'album a firma Edoardo Bennato "Sono solo canzonette" che per il cantautore napoletano è il settimo inciso da studio. Esce nei negozi il 1° Aprile 1980  facendo seguito di soli 15 giorni dall'album precedente "Uffà Uffà", diventando un vero e proprio concept album ispirato al noto personaggio della fiaba. Di fatto con queste due uscite Bennato diventa il primo artista al mondo ad aver pubblicato nel giro di pochi giorni due progetti discografici, sarà eguagliato da Bruce Springsteen, ma solo 12 anni dopo.



Nel 1980 nella classifica dischi italiani più venduti al primo posto si piazza stabile Sono solo canzonette,battuto solo da "The Wall" dei "Pink Floyd" ma per Edoardo non si tratta di una novità. Già nel 1977 con "Burattino senza fili"altro progetto del cantautore partenopeo ispirato a un'altra delle più famose favole quella di Pinocchio, nel quale spicca la canzone "Il gatto e la volpe" e riadattando la favola rendendola contemporanea all'uscita del disco.




In comune i due lavori hanno di contenere nelle canzoni che li compongono un tentativo di risvegliare una morale comune assopita e a volte contenuta solo nelle favole appunto. Il risultato è stupefacente in entrambe i casi, due dischi davvero illuminanti e che danno la possibilità all'autore, Edoardo Bennato, attraverso i personaggi di raccontare se stesso in rapporto alla vita, alle dinamiche che la gestiscono. Ma a questo Edoardo ci aveva già abituati con altri suoi progetti precedenti come "I buoni e i Cattivi", "Io che non sono l'imperatore" e "La Torre di Babele" dove si comincia e via via sempre più, a comprendere il disaccordo e  il disagio di una generazione che deve fare i conti con il quotidiano e con le autorità che pretendono di insegnarti tutto volendo gestire la tua vita.


In sono solo canzonette tutto questo riaffiora ancora una volta e lo si percepisce soprattutto in tre canzoni contenute nell'album: la title-track, "Il rock di Capitan Uncino"  e "L'isola che non c'è" canzoni nelle quali spicca la vena rock mai celata dal cantautore e la raffinatezza della sua scrittura che esalta l'abilità di arrivare al cuore ma passando per vie traverse non sempre percorse da chi fa questo mestiere. "Sono solo canzonette” è il manifesto di un movimento politico-culturale che non invecchia e non passa di moda col trascorrere del tempo. Motivetti spensierati e melodie più ricercate, fanno da tappeto alla poetica nuda e cruda di Edoardo Bennato, abile nel suo essere esplicito pur ricorrendo all' uso di metafore e di riferimenti estemporanei, fantasiosi ma mai banali, denunciando il malcostume, mettendo sullo stesso piano sia le vittime che i carnefici.. “Nel covo dei pirati”, “Rockoccodrillo”, “Ma che sarà…“, “Dopo il liceo che potevo far“ e “Tutti insieme lo denunciam”completano la favola del cantautore alla sua maniera, dove al centro ci siamo sempre noi. 






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