Mai sentito parlare di spazzatura emotiva? Vi è capitato mai di sentirvi come un cestino della spazzatura? Naturalmente è una metafora che viene utilizzata per indicare quelle persone che tendono ad ascoltare gli altri senza porre limiti anche quando ci vorrebbero, facendosi carico della loro “spazzatura emotiva”. L’argomento è stato trattato, fra gli altri, da David Pollay in un libro dove l’autore insegna a non scaricare la spazzatura emotiva sugli altri ma anche a non farsela scaricare addosso.
Ci sono individui che infatti tendono a usare gli altri come “cestino” del proprio malcontento, cosa da cui è importante imparare a difendersi. Quando ad esempio un amico non fa altro che lamentarsi focalizzando costantemente il dialogo su se stesso, senza interessarsi di noi, e senza fare nulla per rimediare. Certo, può accadere ma non può essere la norma. Anche perché di frequente le persone di questo tipo non vogliono realmente trovare una soluzione ai propri problemi, ma hanno bisogno di qualcuno con cui sfogarsi, insomma di un cestino della spazzatura dove gettare le loro negatività lasciando l'ascoltatore spesso anche privo di energie fisiche. Il consiglio è darsi alla fuga.