L'esordio in C del Matelica fa molto rivoluzione d'Ottobre, la classe operaia salita dalla D che avanza inesorabile contornata da nobili teste che cadono. Dopo il successo di Trieste, i marchigiani si mantengono a punteggio pieno col 3-1 sulla FeralpiSalò, stesa dalla doppietta di Balestrero e dall'arrembante ripresa della neopromossa.
Perché il primo tempo invece vede più sul pezzo i gardesani, trascinati da Ceccarelli. Pericoloso già dopo 64” con un sinistro dalla distanza, Cardinali è attento e respinge. Ceccarelli allora si ricicla in assistman: servizio verticale per Morosini – con la deviazione di Fracassini che non può bastare per sorprendere Cardinali – e trivela dalla fascia per la testa di Miracoli, che è solo in centro area e piazza radente al palo per il vantaggio. Non che il Matelica non si proponga a sua volta, ma si limita a velleitari tentativi che paura non fanno. E il discorso varrebbe anche per il destro da lontanissimo di Bordo, De Lucia però ci mette la paperissima e apre la porta al pari biancorosso.
L'episodio stravolge l'andazzo e al rientro dal riposo il Matelica è furia cieca. Dopo 1' 18” Volpicelli si libera di Rizzo a suon di finte e va con un tiro-cross che centra la traversa, quindi altri due giri d'orologio e sempre Volpicelli appoggia a rimorchio per il capolavoro di Balestrero: piatto aperto praticamente da fermo, palla a fil di palo e sorpasso. E stretto giro ci sarebbe pure il tris: Leonetti imbecca in area per la bordata di Moretti e ribadisce in rete la respinta di De Lucia, la bandierina alzata cancella tutto. Così il colpo del ko tocca al solito Balestrero: prima inzucca in cielo il traversone di Calcagni, poi, innescato dal pasticcio tra Bacchetti e Bergonzi, si fionda in area e incrocia per la doppietta. Perché la Feralpi abbia un moto d'orgoglio tocca aspettare il finale: Cardinali esce arrembante su un cross dalla sinistra e finisce fuori area palla in mano, De Santis spazza su Miracoli ma è comunque punizione dal limite. Al giro dopo invece il volo del portiere è perfetto e disinnesca il colpo di testa di De Cenco, assicurando il successo ai suoi.