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Calcagno: "I 60 club di serie C sono in regola. Ora dobbiamo prepararci al dopo crisi"

Il Vice Presidente AIC, Umberto Calcagno, ha parlato a San Marino RTV della crisi attuale

di Lorenzo Giardi
27 mar 2020

"Dobbiamo pensare che i Presidenti dei Club sono soprattutto aziendalisti. Difficile immaginare che chi ha una crisi aziendale possa investire nel calcio. Chi ha un patrimonio da poter destinare alla propria azienda per risollevarla è molto complicato pensare che poi possa avere anche risorse da rinvestire nel calcio. In questo momento - conclude Calcagno - non possiamo pensare di risolvere i problemi del nostro mondo per garantire una continuità alle nostre società".

Ormai sono quotidiane le videoconferenze di lavoro permanente anticrisi Covid-19. Figc e Leghe hanno inserito nel pacchetto di richieste al governo anche la possibilità di estendere la cassa integrazione ai calciatori della serie B e C con contratti sotto i 50 mila euro. Le altre misure ritenute più impellenti per affrontare la situazione prevedono anche il riconoscimento dello stato di crisi, la proroga delle concessioni degli impianti con la sospensione dei canoni, il differimento delle scadenze fiscali e contributive. In una seconda tranche di richieste, inoltre, è poi allo studio anche un "Fondo Salva Calcio" per il quale la Figc destinerà risorse destinate alla ripartenza dei club in crisi di liquidità. Il Vice Presidente dell'AIC Umberto Calcagno si sofferma nei particolari in quello che sta accadendo e che accadrà in Serie C 

Nel vide l'intervista a Umberto Calcagno, Vice Presidente AIC 


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