Domenica 8 marzo 2020 l'ultima volta che abbiamo visto rotolare il pallone già sgonfio da un virus che da li ha bloccato tutto. Da quel momento abbiamo cominciato ad avere dimestichezza con parole, conosciute, ma poco usate nel mondo del calcio: conference call, videoconferenze, skype, cassa integrazione, tagli agli stipendi. Il virus ha mutato le abitudini di molti italiani che si accontenterebbero, oggi, anche di tornare ai tempi di Cutugno con l'autoradio sempre nella mano destra, e la moviola la domenica in tv. Storie di tutti i giorni come diceva, per continuare nelle citazioni sonore, un illuminato Riccardo Fogli. Storie di tutti i giorni, dei nostri giorni, sono le continue ipotesi che si sono impossessate della prima pagina sportiva. Il campionato tornerà ? Quando, come e soprattutto perchè? In serie C siamo vicinissimi ad alzare bandiera bianca. Venerdi l'assemblea delle 60 società ha dato mandato al Presidente di Lega Ghirelli di chiuderla qui. Troppi rebus, troppi nodi da sciogliere, il primo la sostenibilità di una categoria al collasso. C'è già un'idea di cristallizzazione di classifica: con le prime di ogni girone, A Monza, B Vicenza, C Reggina promosse in Serie B. Si discuterà sulla quarta promozione, quella che doveva scaturire dai play off allargati. Nessuna retrocessione. Al di là di congelamenti sulla serie C in generale c'è un grande grosso punto interrogativo anche per il futuro senza virus. Vedremo. Intanto in serie A continuano a sfogliare la margherita sulle date di ripartenza: 20 maggio, 3 o 6 giugno. E' allo studio un piano sanitario senza precedenti con analisi sierologiche e tamponi, a spese delle società. Un primo gancione lo ha tirato il Belgio, prima nazione a dire stop. Segnale forte che non è andato giù alla Uefa e a Ceferin che pur di ripartire è disposto a dare priorità ai campionati nazionali, con le Coppe Europee che con questo trend terminerebbero la prima settimana di agosto. Prepariamoci perchè probabilmente sarebbe più normale consegnare lo scudetto ai medici e stop, ma l'industria calcio non se lo può permettere. E allora, se si ripartirà, l'astinenza attuale verrà sostituita da un'abbuffata storica di calcio ogni 72 ore.
Campionati: quando e come si ripartirà?
Lo abbiamo chiesto al legale di diritto sportivo Cesare Di Cintio, che parla di un vuoto normativo dopo il 30 giugno
5 apr 2020
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