Il Cesena gioca di più e meglio, ma si trova a rincorrere un Piacenza qualitativo ed esperto e dunque dopo due vittorie arriva un pari comunque di sostanza.
Bianconeri da subito pericolosi con la solita arma impropria, Zecca: primo lavoro per Del Favero proprio sull'ex Sassuolo. Il Piacenza ci mette un po' a prender le misure e tocca ancora a Del Favero fermare in angolo, questa volta Capellini. Ospiti che prendono campo, ora Cesena più basso, Zecca prova lo strappo e il gollissimo, tutto bene a parte la conclusione sbilanciata e appena convessa.
Piacenza che mette le mani sulla partita, lo fa con recupero palla e sviluppo tutto in verticale, azione che coglie la difesa del Cesena non piazzatissima e Paponi va a colpire per il vantaggio. E' un gol che gela i bianconeri e porta rischi di tracollo immediato: Sylla cicca la bicicletta e involontariamente offre un assist che Paponi spreca malamente calciando fuori da pochi metri.
L'intervallo serve alla Romagna per rimettersi a posto e trovare il pari, Sarao fa correre Zecca tra le linee: collo pieno e 1-1, per l'esterno terzo gol nella terza partita da titolare. Adesso Modesto pensa anche al sorpasso, Sarao ce l'ha li, ma non riesce a gestire il controbalzo. Piacenza sempre pericoloso quando si fa vedere dalle parti di Agliardi, la testa di Bolis e brividi sparsi al Manuzzi. Brividi anche per il Piacenza quando Zecca da fuori lascia di sasso Del Favero e il missile non esce di molto.
Pari di spessore e forse anche giusto, più Cesena nella forma, ma Piacenza sempre dentro la partita.