La prima al Del Duca di un Ascoli che punta dichiaratamente al ritorno in Serie B è subito vincente: gli uomini di Petrone ci mettono appena 300 secondi a sbloccare l'incontro. Perez innesca Chiricò, sul pallone vagante si inserisce Berrettoni: sul chirurgico diagonale è strepitoso Zandrini che non può però nulla sul tap-in da due passi di Perez, a segno per la seconda volta consecutiva.
Il vantaggio acquisito rapidamente non scompiglia i piani di Petrone, che punta dritto al raddoppio: Berrettoni va da Mori sul secondo palo, la sponda per Perez è perfetto che non raddoppia perchè steso da Zaffagnini. Martinelli di Roma non fischia un rigore che c'è e il pubblico non gradisce.
Gli abruzzesi di Pagliari provano ad affidarsi all'estro di Pacilli: il trequartista in prestito dal Trapani libera il mancino che però non chiama in causa Lanni.
Alla mezzora è ancora Ascoli: Berrettoni guida la transizione che porta l'ex capitano del Bassano al tiro cross: tutto facile per Zandrini, che dovrà raccogliere il secondo pallone dal fondo del sacco appena un minuto e mezzo più tardi. Sul lancio d'esterno di Pirrone è Zaffagnini a non fare un bella figura, lasciando a Perez tempo e spazio per il raddoppio: tre gol in due partite per l'italo-argentino proveniente dal Cittadella.
L'Ascoli può affondare il colpo: Mustacchio coast to coast e scarico su Leonardo Perez, che questa volta pecca di egoismo andando alla ricerca dell'hat-trick anziché del comodo assist al centro.
L'Aquila vive di fugaci lampi: uno di questi è accreditabile alla leggerezza di Addae, che libera il mancino di Corapi su cui Lanni compie la sua prima parata vera.
I padroni di casa, però, sono ben altra cosa: Chiricò fa quel che vuole sulla fascia di competenza, servendo il pallone del 3-0 a centro area. Ma né Perez – che ne prende poca – né Mustacchio – che ne prende troppa – riescono a spedire la sfera alle spalle di Zandrini.
Nella ripresa L'Aquila prova a fare qualcosina di più: la prima azione offensiva del secondo tempo si sviluppa sulla sinistra, dove il neo entrato Mancini lavora un buon pallone servito al limite. Ancora Corapi, stavolta col destro al volo, non riesce a riaprire la partita.
L'Ascoli non riesce a riaprirla, nonostante non si possa chiedere di più a Berrettoni, il cui colpo di testa esalta i riflessi di Zandrini al 65'. È poi Perez a gestire un buon pallone ai 20 metri, dirottandolo sulla corsa di Gualdi che, entrato da poco più di due minuti, non riesce a bagnare.
Gli ospiti sono molto più volitivi, ma il pallone proprio non vuole entrare. Sull'affondo di Ceccarelli, la sfera arriva ancora dalle parti di Corapi che chiude gli occhi e spara su Mustacchio che salva di tibia.
Il gol arriverà, e sarà pure di pregevole fattura. Sul lungo lancio per Pacilli la difesa di Petrone è disattenta e Pirrone chiude in ritardo. Nulla toglie allo splendido pallonetto in precario equilibrio del trequartista abruzzese, individualmente uno di quelli da tenere d'occhio in questo campionato, che per difficoltà necessiterebbe di un fattore “squadra” più accentuato. L'Ascoli può godersi il capocannoniere del torneo e la seconda vittoria in altrettante uscite stagionali.
LP
Il vantaggio acquisito rapidamente non scompiglia i piani di Petrone, che punta dritto al raddoppio: Berrettoni va da Mori sul secondo palo, la sponda per Perez è perfetto che non raddoppia perchè steso da Zaffagnini. Martinelli di Roma non fischia un rigore che c'è e il pubblico non gradisce.
Gli abruzzesi di Pagliari provano ad affidarsi all'estro di Pacilli: il trequartista in prestito dal Trapani libera il mancino che però non chiama in causa Lanni.
Alla mezzora è ancora Ascoli: Berrettoni guida la transizione che porta l'ex capitano del Bassano al tiro cross: tutto facile per Zandrini, che dovrà raccogliere il secondo pallone dal fondo del sacco appena un minuto e mezzo più tardi. Sul lancio d'esterno di Pirrone è Zaffagnini a non fare un bella figura, lasciando a Perez tempo e spazio per il raddoppio: tre gol in due partite per l'italo-argentino proveniente dal Cittadella.
L'Ascoli può affondare il colpo: Mustacchio coast to coast e scarico su Leonardo Perez, che questa volta pecca di egoismo andando alla ricerca dell'hat-trick anziché del comodo assist al centro.
L'Aquila vive di fugaci lampi: uno di questi è accreditabile alla leggerezza di Addae, che libera il mancino di Corapi su cui Lanni compie la sua prima parata vera.
I padroni di casa, però, sono ben altra cosa: Chiricò fa quel che vuole sulla fascia di competenza, servendo il pallone del 3-0 a centro area. Ma né Perez – che ne prende poca – né Mustacchio – che ne prende troppa – riescono a spedire la sfera alle spalle di Zandrini.
Nella ripresa L'Aquila prova a fare qualcosina di più: la prima azione offensiva del secondo tempo si sviluppa sulla sinistra, dove il neo entrato Mancini lavora un buon pallone servito al limite. Ancora Corapi, stavolta col destro al volo, non riesce a riaprire la partita.
L'Ascoli non riesce a riaprirla, nonostante non si possa chiedere di più a Berrettoni, il cui colpo di testa esalta i riflessi di Zandrini al 65'. È poi Perez a gestire un buon pallone ai 20 metri, dirottandolo sulla corsa di Gualdi che, entrato da poco più di due minuti, non riesce a bagnare.
Gli ospiti sono molto più volitivi, ma il pallone proprio non vuole entrare. Sull'affondo di Ceccarelli, la sfera arriva ancora dalle parti di Corapi che chiude gli occhi e spara su Mustacchio che salva di tibia.
Il gol arriverà, e sarà pure di pregevole fattura. Sul lungo lancio per Pacilli la difesa di Petrone è disattenta e Pirrone chiude in ritardo. Nulla toglie allo splendido pallonetto in precario equilibrio del trequartista abruzzese, individualmente uno di quelli da tenere d'occhio in questo campionato, che per difficoltà necessiterebbe di un fattore “squadra” più accentuato. L'Ascoli può godersi il capocannoniere del torneo e la seconda vittoria in altrettante uscite stagionali.
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