Gianluca Vialli è sempre stato un campione e continua ad esserlo anche oggi e forse pure di più. E' lui che ha segnato un'epoca per la Sampdoria, portandola allo storico trionfo dello Scudetto 1991. Ed è sempre lui l'ultimo capitano della Juventus ad alzare la Champions League, nel 1996, a Roma contro l'Ajax. Anche da ex calciatore, ha saputo emozionare combattendo e vincendo la partita più importante della sua vita, quella contro il cancro.
E, anche per tutto questo, è arrivato pure un prestigioso riconoscimento. Vialli succede ad Andrea Pirlo e si aggiudica “Il bello del calcio”, il premio internazionale della Gazzetta dello Sport istituito nel 2006, in ricordo del “Cipe” Giacinto Facchetti. Alla cerimonia, caduta nel decennale della scomparsa di Candido Cannavò (storico direttore della Rosea dal 1983 al 2002), presenti tanti personaggi del mondo dello sport e del calcio tra cui il presidente del CONI Giovanni Malagò, il numero uno della FIGC Gabriele Gravina e l'allenatore della Nazionale Roberto Mancini, “gemello del gol” di Vialli negli anni d'oro della Samp e suo probabile nuovo collega, se l'ex attaccante deciderà di accettare il ruolo di capo delegazione degli azzurri propostogli dalla Federazione.
AC
Vedi anche:
Intervista a Gianluca Vialli: "La remuntada Juve è complicata ma possibile"
E, anche per tutto questo, è arrivato pure un prestigioso riconoscimento. Vialli succede ad Andrea Pirlo e si aggiudica “Il bello del calcio”, il premio internazionale della Gazzetta dello Sport istituito nel 2006, in ricordo del “Cipe” Giacinto Facchetti. Alla cerimonia, caduta nel decennale della scomparsa di Candido Cannavò (storico direttore della Rosea dal 1983 al 2002), presenti tanti personaggi del mondo dello sport e del calcio tra cui il presidente del CONI Giovanni Malagò, il numero uno della FIGC Gabriele Gravina e l'allenatore della Nazionale Roberto Mancini, “gemello del gol” di Vialli negli anni d'oro della Samp e suo probabile nuovo collega, se l'ex attaccante deciderà di accettare il ruolo di capo delegazione degli azzurri propostogli dalla Federazione.
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