Odogwu chiama e Sbaffo risponde, il tutto si ripete nel finale e ne esce il 2-2 tra Gubbio e Vecomp Verona, che grazie alle rispettive doppiette lasciano quota zero a braccetto. Sono tre gol in due partite per il centravanti nigeriano dei veneti, che già in avvio controlla la rimessa lunga di Manfrin e libera Magrassi, sciagurato nello sparare in cielo. Poi eccolo svettare sull'assist di Casarotto, palla appena a lato. In un primo tempo a ritmo lento c'è anche il primo sprazzo di Sbaffo, con Manfrin a mettere pezza sul suo cross per Lakti. Non c'è nessun rossoblu sull'attenti invece quando Da Silva serve morbido in area per Odogwu che completa con stop di petto e fucilata mancina.
Svantaggio con scossa per il Gubbio che da lì al riposo accelera di botto. La carica la suonano le serpentine di Cesaretti, che prima manda d'un soffio a lato dal limite e poi, dopo aver scambiato con Manconi, scarica addosso a Giacomel. Ripresa ancora nel segno degli umbri: stavolta Manconi fa da sé e la impatta, nello strapparla a Santacroce però commette fallo e dunque è tutto rimandato. Ma per poco: Malaccari ne porta a spasso un paio e appoggia a Lakti, sul cui cross Sbaffo incoccia il pari in buca d'angolo.
E dall'angolo - inteso come bandierina - ci può provare pure Konate, liberissimo nel box ma capace solo di consegnarla a Giacomel. Ormai si gioca a senso unico: Manconi di fino, spizzata suicida di Casarotto e palla a De Silvestro, la cui bordata a botta sicura s'infrange sul palo. Sfortuna nel caso in questione, eccesso di tiqui taca sul fraseggio tra El Hilali, Malaccari e Sbaffo, Lakti chiude il tutto cannonando fuori di poco. La Vecomp sveste i panni del sacco da boxe al 73°, quando Manarin riceve al limite da Odogwu e chiama al tuffo Zanellati. Per passare di nuovo però ci vuole uno scambio di parti: Manarin l'allunga di testa e Odogwu anticipa Konate di prepotenza prende la mira e scarica a in rete. È l'88° e sembra fatta, invece, in avvio di recupero, arriva il salvifico show di Sbaffo: numero su Rossi, avanzata fino al limite e gran sinistro a fil di palo, ad acciuffare un pari che al Gubbio, a dirla tutta, sta pure stretto.