Il campionato è ufficialmente riaperto. Il Matelica vola e legge la targa al Cesena che sbuffa e dista appena due punti. Dal Forlì invece segnali di resa piuttosto brutti e comunque servono punti più che le parole. Marchigiani avanti al primo affondo, sotto misura è Florian a punire la fragile difesa di casa. Reazioncina Forlì, punizione di Ambrosini sulla barriera. Segnali che non ne va bene uno. Bungaja si fa male e lascia a Nigretti, mentre Cortesi sfonda e la mette forte e tesa. Avella ci mette la calamita. Prima dell'intervallo altra accelerata Matelica e altro allarme rosso. Florian innesca Melandri, il diagonale dell'ex è fuori. Ripresa e arriva il raddoppio, lo segna in mischia Melandri in quello che è stato il suo stadio, davanti a quelli che sono stati i suoi tifosi. Cascione potrebbe riaprirla, tuffo a salve in odore di fuorigioco. Praterie al Morgagni, il Forlì attacca di pancia e disperazione, ma il Matelica la tiene agevolmente e quando riparte fa paura. E tris, la firma è dell'appena entrato Dorato. Prima della fine su calcio piazzato Ambrosini apre il compasso per il cosidetto gol della bandiera che non dirada i nuvoloni neri che si addensano all'orizzonte. Mentre il Matelica ora alla clamorosa remuntada ci crede davvero.
Il Forlì sprofonda, il Matelica cala il tris e sogna il primato
I marchigiani di Tiozzo a solo 2 lunghezze dalla capolista Cesena
31 mar 2019
Riproduzione riservata ©