Un paradosso francamente inspiegabile: l'11 luglio scorso l'Italia diventava Campione d'Europa, il 24 marzo – solo 8 mesi più tardi – gli Azzurri falliscono l'accesso al Mondiale per la seconda volta consecutiva. Non c'è stata in Russia, non ci sarà nemmeno in Qatar il prossimo novembre. E fa male perché di occasioni ce ne sono state – i rigori di Jorginho, le due X con la Svizzera e quella contro la modesta Irlanda del Nord – e soprattutto perché inaspettata: l'Italia esce clamorosamente contro la Macedonia nello spareggio del “Renzo Barbera”.
Le statistiche parlano di 32 tiri a 4 per i ragazzi di Roberto Mancini ma di pericoli verso la porta di Dimitrievski ben pochi: il più grande nasce proprio dall'ingenuità del portiere macedone che regala la sfera a Berardi, conclusione troppo debole e centrale. L'esterno del Sassuolo è quello che si fa vedere più volte anche nella ripresa: mancino a giro centrale, destro potente ma alle stelle. Stessa sorte per il tentativo di Raspadori, entrato al posto di uno spento Insigne. Tutti pensano ai supplementari ma, al secondo minuto di recupero, accade l'imponderabile: l'ex Palermo Trajkovski trova l'angolino da lontanissimo e batte Donnarumma per il vantaggio della Macedonia del Nord, senza possibilità di replica. L'Italia campione d'Europa è fuori dal Mondiale, l'incubo si ripete.