Sotto tre volte, tre volte il Rimini la riacciuffa, per poi prendersi l'ultima parola e lasciare quota 0. Dove invece resta la Juve Next Gen che nella pazza sfida del Neri va sempre avanti per prima e infine cade 4-3, cedendo il comando l'unica volta in cui conti davvero.
Gara divertente fin dal principio: la difesa di casa dorme sul cross di Hasa e Comenencia s'inserisce per il tuffo di testa che la sblocca, con appena 43” a cronometro. E pure per la patta c'è poco da attendere: scatta il 3° quando Capanni recupera palla sul lato corto dell'area, s'accentra e scocca un destro prepotente, reso imprendibile dalla deviazione di Mulazzi.
Il riallungo bianconero arriva poco prima della mezz'ora: Colombo male sul cross di Damiani, sulla respinta Cerri è sul pezzo e calcia al volo, infilando la porta sguarnita. Al riposo il Rimini è sotto di uno, ma con l'avvio di ripresa riprende il ping pong: Capanni lancia Lamesta che si fa tutta la fascia e, una volta in area, rientra facile su Muharemovic e spedisce dritto sotto il sette.
Di bordata in bordata, si passa all'atto III: Salifou appoggia al limite per Turicchia, cannonata mancina e stavolta Colombo non può nulla. Il resto, ossia il ribaltone romagnolo, nasce dagli angoli di Lamesta: su quello da destra Gigli stacca, Huijsen salva sulla linea e Daffara fa il pasticcio, incartandosi nella presa e consegnando a Morra un comodo tocco per l'ennesimo pari di serata. Su quello da sinistra invece Gigli fa tutto da sé, svettando per il poker che inverte definitivamente l'inerzia e vale al Rimini i primi tre punti stagionali.