Ipotesi di un taglio tra il 20 e il 30%. Tema affrontato dal Presidente della FIGC Gabriele Gravina in un'intervista rilasciata a Radio 24. “In questo momento di emergenza – ha osservato il numero uno della Federcalcio- il taglio agli ingaggi dei giocatori non è un tabù”. La crisi e l'emergenza valgono per tutti e il calcio non può fare eccezione. Il tema sarà affrontato, la finalità è arrivare ad una bozza da sottoporre all'Aic nel corso della prossima riunione del tavolo “sindacale”.
Questo uno dei temi, l'altro di stretta attualità è quando e se ripartirà il campionato di serie A: su questo argomento Gravina mette sul tavolo svariate ipotesi: ”Abbiamo ipotizzato la partenza della Serie A per il 3 di maggio, per finire il 30 giugno. La partenza più ottimistica è quella del 14 aprile, la seconda è ai primi di maggio, l'ultima al 13 di giugno. Nella malaugurata ipotesi non dovessimo riuscire a finire entro fine giugno, chiederemo a Governo, Uefa e Fifa la possibilità di sforare 10-15 giorni nel mese di luglio", ha aggiunto a Radio 24, il Presidente.
Sull'ipotesi del 3 maggio attualmente la più accreditata, resta inteso che sia percorribile una sola strada che è quella di giocare a porte chiuse. Su questa linea oltre alla serie A ci sarebbe Liga spagnola, Ligue 1 francese, Bundesliga tedesca e Premier League inglese. Per salvare anche la regolarità delle Coppe Europee tutti ripartirebbero il primo weekend di maggio.