In ogni edizione della Champions League sarebbe una sfida da finale, è solo l'andata degli ottavi. Real-United, Mourinho-Ferguson. E' una partita nella partita iniziata già nelle dichiarazioni del pre-gara. Due modi di interpretare il calcio, due generazioni a confronto. La sfida del Bernabeu è la più affascinante dell'interno programma degli ottavi. José Mourinho non si è risparmiato nenmeno nella conferenza stampa, durante la quale non sono mancate battute e riferimenti polemici: “Non sarò l'erede di Ferguson perché smetteremo insieme, lui a 90 anni e io a 70. Ma l'Inghilterra sarà il mio prossimo passo”. Questo è lo special one, che poi attacca anche i giornalisti: “Come giocheremo? Chiedete alle vostre fonti, che un giorno sono di acqua minerale e uno di acqua marcia”. Conferma di essere Sir, Alex Ferguson. Il tecnico del Manchester United smorza le polemiche: “Ora mi diverto, ma non arriverò a 90 anni”. La prima sfida tra i due allenatori risale al 2004, proprio un ottavo di Champions. Il Porto di Mou elimina lo United, vittoria in Portogallo, pari con papera del portiere inglesi all'Old Trafford. I precedenti dicono Josè Mourinho, ma il manager scozzese ha in testa come fermare il Real: “Non finirà di sicuro 0-0, di questo sono certo, sarà una partita spettacolare”. Nel programma del mercoledì di Champions League che propone Real – Manchester, in totale 12 coppe vinte e la sfida tra Mourinho e Ferguson, passa quasi in osservata Shakhtar Donetsk – Borussia Dortmund.
Elia Gorini
Elia Gorini
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