E' un Rimini stritolato nella morsa dell'incertezza. Non si muove la trattativa con il gruppo BSE che sembra sempre più vicina alla fumata nera, non arrivano i risultati, e soprattutto arrivano e pesanti le squalifiche. Piove sul bagnato: la presa di posizione che la società ha preso attraverso il proprio sito web denota tutta la difficoltà nella quale naviga il Rimini.
“l' A.C. Rimini, si legge, prende atto della decisione del Giudice Sportivo di squalificare per due turni l'allenatore Luca D'Angelo, a causa del "comportamento offensivo verso un assistente arbitrale durante la gara".
Il tecnico è stato allontanato dal campo nei concitati momenti successivi al gol, in fuorigioco non ravvisato, dell'attaccante forlivese Melandri. La società, senza giudicare la regolarità della rete, è attonita dalle motivazioni che hanno portato alla squalifica del proprio allenatore in quanto lo stesso giudice di gara, al momento dell'espulsione, ha comunicato ai dirigenti riminesi presenti in panchina di aver preso la decisione a causa delle reiterate proteste del tecnico e non per un atteggiamento offensivo che, nei fatti, non si è mai verificato.
L'A.C. Rimini, pur riconoscendo l'errore tecnico di un atleta o di un Direttore di gara come parte integrante della competizione sportiva, non accetta che venga alterata la realtà della vicenda che ha visto coinvolto un proprio tesserato”. Tutto questo quando la squadra sta preparando, a questo punto l'incontro più delicato della stagione. La gara di domenica a Bassano diventa decisiva per uno svariato numero di motivi. Comincia a serpeggiare la paura, incombe la possibilità di una retrocessione e non si vede a quali scialuppe appoggiarsi. Oltre ad un possibile dietrofront del Gruppo BSE, ma non ci sarebbero i tempi, avanza l'ipotesi Antonio Esposito . L'imprenditore riminese ma residente a Roma, a rilasciato una dichiarazione di apertura al Corriere di Romagna. Il problema però per il Rimini non si risolve con le parole.
Lorenzo Giardi
“l' A.C. Rimini, si legge, prende atto della decisione del Giudice Sportivo di squalificare per due turni l'allenatore Luca D'Angelo, a causa del "comportamento offensivo verso un assistente arbitrale durante la gara".
Il tecnico è stato allontanato dal campo nei concitati momenti successivi al gol, in fuorigioco non ravvisato, dell'attaccante forlivese Melandri. La società, senza giudicare la regolarità della rete, è attonita dalle motivazioni che hanno portato alla squalifica del proprio allenatore in quanto lo stesso giudice di gara, al momento dell'espulsione, ha comunicato ai dirigenti riminesi presenti in panchina di aver preso la decisione a causa delle reiterate proteste del tecnico e non per un atteggiamento offensivo che, nei fatti, non si è mai verificato.
L'A.C. Rimini, pur riconoscendo l'errore tecnico di un atleta o di un Direttore di gara come parte integrante della competizione sportiva, non accetta che venga alterata la realtà della vicenda che ha visto coinvolto un proprio tesserato”. Tutto questo quando la squadra sta preparando, a questo punto l'incontro più delicato della stagione. La gara di domenica a Bassano diventa decisiva per uno svariato numero di motivi. Comincia a serpeggiare la paura, incombe la possibilità di una retrocessione e non si vede a quali scialuppe appoggiarsi. Oltre ad un possibile dietrofront del Gruppo BSE, ma non ci sarebbero i tempi, avanza l'ipotesi Antonio Esposito . L'imprenditore riminese ma residente a Roma, a rilasciato una dichiarazione di apertura al Corriere di Romagna. Il problema però per il Rimini non si risolve con le parole.
Lorenzo Giardi
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