A 9 tappe dal traguardo, il duello a distanza si rinnova. Perché se il Ravenna, a valanga a Prato, non molla la presa; il Rimini tiene la testa con grande personalità. E' stata, quella di ieri contro il Mezzolara, la vittoria della pazienza e della maturità al cospetto di una squadra che ha tenuto molto bene il campo e che fino a che ha avuto fiato per correre ha concesso poco o nulla. Era facile innervosirsi col tempo che passava, ma i biancorossi hanno certezze granitiche date da una cifra tecnica importante e da un percorso di testa fino ad ora mai seriamente a rischio. Il cammino nel girone di ritorno racconta di un impressionante score fatto di 8 vittorie e un pari, e se il campionato non si fosse inventato il Ravenna senza ombra di dubbio sarebbe già finita qui. E invece l'impressione è quella che si risolverà tutta nel prossimo tris, con i ragazzi di Gaburro a giocare l'infrasettimanale nella perfida Agliana per poi ospitare al Neri il Fanfulla e arrivare al big match del Benelli contro il Ravenna. Il vantaggio di 5 punti è considerevole e la missione verso quella mezza finale è non farsi avvicinare pericolosamente. Pressione, forse, ma la maturità che la squadra ha dimostrato serve anche per gestirla. Può sempre e solo vincere, invece il Ravenna che per arrivare in corsa al Rimini deve prima liberarsi di Alcione e Forlì. Motivi di interesse per la volata finale, certo, non mancano.