Non vuole entrare nella diatriba politica Corrado Carattoni, ma desidera parlare da amministratore, lasciando ad altri le polemiche, i duri attacchi e le prese di posizione. “Per il ruolo che ricopro – dichiara - devo curare gli interessi della società che in questo caso è tenuta ad erogare servizi aeroportuali”. Carattoni sottolinea inoltre l’aspetto amministrativo. Si tratta di un’operazione che porterebbe notevoli guadagni all’aeroporto. Ben due milioni e mezzo di euro in un anno e il Fellini per andare avanti ha bisogno di entrate. Recedere dall’accordo comporterebbe inoltre un mancato introito per lo Stato, un problema che potrebbe ricadere sugli stessi amministratori. Ed è proprio in qualità di amministratore che Carattoni ha approvato una operazione commerciale ritenuta vantaggiosa anche per il ritorno di immagine. Ora dovranno esprimersi i proprietari della società, in prevalenza enti pubblici riminesi, nel corso dell’assemblea che si terrà il 10 marzo. “Difendo l’operato del presidente, del consiglio di amministrazione- continua Carattoni- e attendo di vedere, se non se ne farà più niente, chi si assumerà la responsabilità di comunicarlo alla compagnia americana”. Infine tranquillizza la politica sammarinese per spegnere le polemiche sollevate in questi giorni. “Le posizioni ufficiali della Repubblica in campo internazionale sono note e non credo che la neutralità di San Marino sia messa in dubbio dal fatto che il suo rappresentante approva una operazione ineccepibile commercialmente e che va a vantaggio dell’aeroporto”.
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