Sono ancora molto forti le perplessità sui piani tariffari, la verifica dei prezzi all’utenza e sulle strategie gestionali del progetto fibra a San Marino. Lo scrivono i segretari federindustria della CSU dopo un doppio incontro prima con i Segretari di Stato al Lavoro e all’Innovazione Tecnologica e poi con il Cda dell’Azienda Servizi. Perplessità e preoccupazioni che si uniscono a quelle dei dipendenti della TIMS. “L’incontro con il Consiglio di Amministrazione dell’AASS - spiegano Merlini e Felici- non ha risolto i dubbi su questo progetto dai costi plurimilionari. Il Cda si è infatti limitato a confermare il piano tariffario ma non il nodo della differenza tra i 7 euro di canone della fibra spenta e gli 8 euro della fibra accesa. Un differenziale che, rimarca la Csu, non sarebbe sufficiente a coprire i costi. I dubbi si estendono anche ai prezzi diretti a cittadini e imprese. Nel settore telecomunicazioni manca un authority e un quadro di regole trasparenti.
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