Un documento per superare le diversità e farle diventare una caratteristica di valore negli ambienti di lavoro. L'associazione sammarinese Attiva-Mente è in Estonia per partecipare al Forum sulla Carta per le pari opportunità e uguaglianza sul lavoro, un testo che rappresenta un punto di riferimento per arrivare a equità e coesione sociale.
Pari dignità e pari trattamento in ambienti professionali, superamento degli stereotipi di genere, assunzioni che dipendano dalle competenze: sono alcuni degli obiettivi contenuti nella Carta. Il documento è un progetto promosso dalla Commissione europea 5 anni fa.
"Le aziende che la sottoscrivono, a livello europeo, si impegnano a rispettare i suoi principi e le sue direttive", spiega Mirko Tomassoni, presidente di Attiva-Mente. Sono 700 le imprese italiane che hanno aderito.
Ma se si parla di disabilità e lavoro, a San Marino, non tutto è così facile. "A San Marino c'è una legge del 1971 - afferma Tomassoni - peraltro mai rispettata. Un'azienda, ogni tanti dipendenti, deve assumere una persona con disabilità. Sono previste sanzioni ma, che io sappia, non sono state mai comminate".
Allora la Carta potrebbe essere lo spunto per un progetto da realizzare in Repubblica. Ad esempio, dice Tomassoni, la segreteria al Lavoro potrebbe sottoporre alle imprese un 'patto' da siglare per non discriminare i lavoratori.
Mauro Torresi
Nel servizio, l'intervista a Mirko Tomassoni, presidente Attiva-Mente
Pari dignità e pari trattamento in ambienti professionali, superamento degli stereotipi di genere, assunzioni che dipendano dalle competenze: sono alcuni degli obiettivi contenuti nella Carta. Il documento è un progetto promosso dalla Commissione europea 5 anni fa.
"Le aziende che la sottoscrivono, a livello europeo, si impegnano a rispettare i suoi principi e le sue direttive", spiega Mirko Tomassoni, presidente di Attiva-Mente. Sono 700 le imprese italiane che hanno aderito.
Ma se si parla di disabilità e lavoro, a San Marino, non tutto è così facile. "A San Marino c'è una legge del 1971 - afferma Tomassoni - peraltro mai rispettata. Un'azienda, ogni tanti dipendenti, deve assumere una persona con disabilità. Sono previste sanzioni ma, che io sappia, non sono state mai comminate".
Allora la Carta potrebbe essere lo spunto per un progetto da realizzare in Repubblica. Ad esempio, dice Tomassoni, la segreteria al Lavoro potrebbe sottoporre alle imprese un 'patto' da siglare per non discriminare i lavoratori.
Mauro Torresi
Nel servizio, l'intervista a Mirko Tomassoni, presidente Attiva-Mente
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