524.000 euro: più di un miliardo di vecchie lire. E’ quanto incassato lo scorso anno – da 3 imprese di trasporto – per gli abbonamenti dei ragazzi sammarinesi che frequentano le scuole secondarie superiori in Italia. Una cifra molto alta: quasi mille euro – in media – per ognuno dei 554 studenti pendolari dello scorso anno scolastico. Questi giovani – e le loro famiglie – possono ritenersi fortunati: in Repubblica le spese di trasporto vengono rimborsate dallo Stato, salvo una piccola trattenuta. Ma questo non sposta la questione perché le spese pubbliche – è bene ricordarlo – vengono in fin dei conti ripartite tra tutta la cittadinanza: in Italia, per tragitti equivalenti, gli abbonamenti per studenti costano enormemente meno. Facciamo un esempio. Un ragazzo di Novafeltria che frequenta un istituto scolastico di Rimini spende ogni anno 260 euro. L’abbonamento che stipula con la Tram – l’azienda riminese che gestisce il servizio – è di quarta fascia: per tragitti compresi tra i 29 e i 38 chilometri. Prendiamo ora in considerazione il caso di un giovane sammarinese di Città iscritto ad un istituto scolastico di Riccione. La fascia chilometrica è identica, diversissimo il prezzo: 176 euro e 80 centesimi per il solo mese di ottobre. Calcolando l'importo per l'intero anno scolastico si evidenzia una somma 6 volte superiore.
Riproduzione riservata ©