Memoria e sviluppo, perché senza memoria non si ha identità e senza prospettiva non si dà identità.
E' un'orazione accorata ed attuale quella di Francesco Ubertini: il Magnifico Rettore dell'Università di Bologna cita il concetto alto e forte di libertà che nella stessa aula portò Giosue Carducci e la declina nel suo concetto di formazione: l'idea della libertà dell'insegnamento e della libertà delle scelte didattiche che ogni individuo deve essere in condizioni di fare.
Poi affronta il nodo della perdita di credibilità della scuola nel sentire collettivo di gran parte di italiani, con una serie di interrogativi di grande attualità per San Marino “come possiamo ammettere – si chiede Francesco Ubertini - che sottoporre una istituzione a riforme continue non produca risultati soddisfacenti da parte di coloro che sono coinvolti quotidianamente nello sviluppo di quella istituzione? Come possiamo spiegare lo scollamento tra le azioni che si promuovono dall'esterno e quello che avviene all'interno?”
L'esortazione è rendere attori del cambiamento coloro che vi vivono dentro, nel caso della scuola il mondo studentesco e il corpo docente. Individua nel rapporto tra generazioni il collante sociale più forte, e nella scuola il luogo specifico in cui può realizzarsi: “Solo la scuola – conclude- può permettere agli individui di diventare uomini consapevoli, professionisti seri, cittadini responsabili”
Infine il senso della sua presenza a San Marino, l'intenso scambio di docenti e studenti che da molti anni l'Ateneo bolognese e quello sammarinese hanno favorito. Nel servizio l'intervista a Francesco Ubertini, Magnifico Rettore dell'Alma Mater di Bologna.
E' un'orazione accorata ed attuale quella di Francesco Ubertini: il Magnifico Rettore dell'Università di Bologna cita il concetto alto e forte di libertà che nella stessa aula portò Giosue Carducci e la declina nel suo concetto di formazione: l'idea della libertà dell'insegnamento e della libertà delle scelte didattiche che ogni individuo deve essere in condizioni di fare.
Poi affronta il nodo della perdita di credibilità della scuola nel sentire collettivo di gran parte di italiani, con una serie di interrogativi di grande attualità per San Marino “come possiamo ammettere – si chiede Francesco Ubertini - che sottoporre una istituzione a riforme continue non produca risultati soddisfacenti da parte di coloro che sono coinvolti quotidianamente nello sviluppo di quella istituzione? Come possiamo spiegare lo scollamento tra le azioni che si promuovono dall'esterno e quello che avviene all'interno?”
L'esortazione è rendere attori del cambiamento coloro che vi vivono dentro, nel caso della scuola il mondo studentesco e il corpo docente. Individua nel rapporto tra generazioni il collante sociale più forte, e nella scuola il luogo specifico in cui può realizzarsi: “Solo la scuola – conclude- può permettere agli individui di diventare uomini consapevoli, professionisti seri, cittadini responsabili”
Infine il senso della sua presenza a San Marino, l'intenso scambio di docenti e studenti che da molti anni l'Ateneo bolognese e quello sammarinese hanno favorito. Nel servizio l'intervista a Francesco Ubertini, Magnifico Rettore dell'Alma Mater di Bologna.
Riproduzione riservata ©