A Parigi l'Unesco accende i riflettori sulla tutela del patrimonio culturale sotto la pressione delle zone di guerra e del terrorismo internazionale che ne approfitta per finanziarsi. La proposta italiana di caschi blu per salvare la cultura ha ricevuto ampi consensi. San Marino non si tira indietro. “Abbiamo dato la nostra disponibilità a partecipare a questa lotta e anche ad aderire questi corpi di polizia internazionali per la tutela di un patrimonio che è comune dell'intera umanità e quindi è giusto che l'intera umanità attrezzi questi corpi di polizia per tutelarlo ”, annuncia il Segretario alla Cultura. Il nostro paese può fare la sua parte anche nella lotta al traffico internazionale di opere d'arte e reperti archeologici. “San Marino – continua Morganti – può giocare un ruolo su questo fronte anche con regole di trasparenza”. Nei rapporti con l'Unesco c'è stato un avvicendamento di ruoli sul piccolo monte patrimonio mondiale dell'umanità. L'ambasciatore storico Edith Tamagnini ha lasciato l'incarico. Al suo posto Ilaria Salicioni che si è accreditata lunedì. Tutta rinnovata anche la commissione sammarinese che sta già impostando, con nuovo slancio, politiche specifiche per la tutela del nostro patrimonio culturale. Chiuso, invece, l'ufficio sammarinese per l'Unesco. Il pensionamento della titolare è coinciso con scelte di spending review. Anche se Morganti spera possa tornare operativo al più presto.
Monica Fabbri
Monica Fabbri
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