Il cantante lirico Luciano Pavarotti con la sua voce ha incantato la scena mondiale per oltre quarant'anni, portando prestigio all'Italia e alla sua lunga tradizione di tenori.
"Big Luciano" ha fatto il suo esordio nella lirica il 29 aprile 1961 al Teatro "Romolo Valli" di Reggio Emilia.
La passione per la musica gli veniva dal padre Fernando, fornaio con una grande passione per il canto. Il giovane Luciano, influenzato dal genitore, studiò canto lirico con il tenore Arrigo Pola e il Maestro Ettore Campogalliani, allenando costantemente l'udito ascoltando le opere dei maestri.
Dopo aver vinto un concorso intitolato alla memoria del compositore emiliano Achille Peri, Pavarotti venne scritturato ne La Bohème di Giacomo Puccini nel ruolo di Rodolfo.
Nonostante un po' di nervosismo alla vigilia dell'esibizione il giovane tenore riuscì a conquistare tutti con una magistrale interpretazione di "Che gelida manina". Il pubblico si spellò le mani dagli applausi.
Dopo soli quattro anni di carriera trionfale in Italia Pavarotti iniziò il suo tour negli Stati Uniti, che gli aprirono le porte per il successo mondiale. Una carriera di tutto rispetto, con 331 concerti e 315 recital, per un totale di 1.266 rappresentazioni in più di 60 Paesi nel globo, fino alla sua scomparsa nel 2007.
È ricordato oggi come uno dei dieci tenori più grandi di tutti i tempi.
"Big Luciano" ha fatto il suo esordio nella lirica il 29 aprile 1961 al Teatro "Romolo Valli" di Reggio Emilia.
La passione per la musica gli veniva dal padre Fernando, fornaio con una grande passione per il canto. Il giovane Luciano, influenzato dal genitore, studiò canto lirico con il tenore Arrigo Pola e il Maestro Ettore Campogalliani, allenando costantemente l'udito ascoltando le opere dei maestri.
Dopo aver vinto un concorso intitolato alla memoria del compositore emiliano Achille Peri, Pavarotti venne scritturato ne La Bohème di Giacomo Puccini nel ruolo di Rodolfo.
Nonostante un po' di nervosismo alla vigilia dell'esibizione il giovane tenore riuscì a conquistare tutti con una magistrale interpretazione di "Che gelida manina". Il pubblico si spellò le mani dagli applausi.
Dopo soli quattro anni di carriera trionfale in Italia Pavarotti iniziò il suo tour negli Stati Uniti, che gli aprirono le porte per il successo mondiale. Una carriera di tutto rispetto, con 331 concerti e 315 recital, per un totale di 1.266 rappresentazioni in più di 60 Paesi nel globo, fino alla sua scomparsa nel 2007.
È ricordato oggi come uno dei dieci tenori più grandi di tutti i tempi.
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