Le espressioni visive, che danno il nome alla mostra del sammarinese Luciano Michi, emergono lentamente, attraverso pennellate lunghe e dinamiche. Nelle tele dell’artista, esposte al Castello di Borgo Maggiore, troviamo istantanee di paesaggi cittadini, ritratti e nature morte, catturate attraverso tecniche differenti. Dall’olio su tela alla tecnica mista con carta. E forse qualcosa di nuovo. Il pittore, che dal 2000 ha ripreso in mano il pennello assecondando un’antica passione, ha ideato uno stile particolare, su due livelli, sfruttando un retino metallico.
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