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Clubbing: il mondo del ballo in un film

L'Italia e soprattutto la Romagna della “club culture”: ascesa e declino della discoteca in DISCO RUIN, fino a domani 7 luglio, evento speciale tra documento musicale e inchiesta di costume alla multisala di Savignano sul Rubicone

di Francesco Zingrillo
6 lug 2021
Disco Ruin
Disco Ruin

La WANTED distribuendolo ha voluto l'operazione in riviera sugli oltre 40 anni di “club culture” tra storia e attualità sulle discoteche che vivono, oggi in periodo post pandemico, il dramma della chiusura. Una traiettoria discendente che iniziò già a fine anni 80 con la caduta delle “istituzioni del divertimento” come il Piper romano o il Cocoricò riccionese. Cultura del tempo e impatto collettivo ancora vivissimi oggi in piena estate romagnola. Gran parte di questi templi della musica sono diventati cattedrali nel deserto ma altre come il Cocoricò, appunto, tentano una difficile strada di recupero culturale e produttivo. Il mondo del ballo dagli anni 70 al passaggio del secolo e al cambio di millennio ha vissuto una parabola discendente (diventando capro espiatorio politico e sociale alla bisogna...) caduta che qualcuno, però, vorrebbe arrestare. DISCO RUIN racconta il talento di settore, i colpi di genio e le occasioni mancate, in Italia rispetto a Germania e Inghilterra per non parlare degli States. Nel film c'è anche un commento letterario tratto da FLUO di Isabella Santacroce e ALTRI LIBERTINI di Tondelli, e le parole di Claudio Coccoluto, tanto per non dimenticare...

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