28 luglio '43 – caduta del fascismo a San Marino – 30 settembre 44 – l'ultimo giorno di mandato reggenziale per Francesco Balsimelli. Poco più di un anno nel suo diario, diario di un uomo, diario di un politico chiamato a scelte cruciali durante la II guerra mondiale, dopo il bombardamento del 26 giugno. Diario restituito 70 anni dopo ai sammarinesi, grazie all'acquisizione da parte della SUMS degli archivi conservati dalla famiglia di Balsimelli. “Documento inedito che parla di un periodo difficile, ma fondamentale per il Paese, proprio come oggi” – ricorda il presidente della SUMS Clelio Galassi, introducendo una serata di dibattito in cui continuo è stato il parallelo fra la storia e l'attualità. E' così per gli archivisti, Daniela Conti e Stefano Palagiano, per cui “tutelare la memoria vuol dire anche costruire una identità”, Con gli occhi delle nuove generazioni che “nei piccoli episodi descritti nella forma del diario, sono riusciti a leggere il volto di una società”.
Fernando Bindi cura “la cronaca di un tempo turbinoso”, per lui Balsimelli era maestro, preside, uomo politico capace di calarsi nella drammaticità del periodo in maniera pratica, dedito alla causa più che interessato del proprio futuro. Torna sul fare memoria il direttore di Rtv Carlo Romeo, che di Balsimelli sottolinea la capacità di fissare il dettaglio, come reporter e cronista dell'epoca e insieme lo riconosce come “un politico che non è politico, perché non gli interessava il consenso popolare”. Proprio in questa veste lo vede il segretario alla cultura Giuseppe Morganti: “Balsimelli ha dimostrato che le crisi di sistema, allora come oggi, si possono superare solo con un processo di concordia e di conciliazione nazionale”. Proprio su questo torna Bindi. Nel video, l'intervista a Fernando Bindi
Annamaria Sirotti
Fernando Bindi cura “la cronaca di un tempo turbinoso”, per lui Balsimelli era maestro, preside, uomo politico capace di calarsi nella drammaticità del periodo in maniera pratica, dedito alla causa più che interessato del proprio futuro. Torna sul fare memoria il direttore di Rtv Carlo Romeo, che di Balsimelli sottolinea la capacità di fissare il dettaglio, come reporter e cronista dell'epoca e insieme lo riconosce come “un politico che non è politico, perché non gli interessava il consenso popolare”. Proprio in questa veste lo vede il segretario alla cultura Giuseppe Morganti: “Balsimelli ha dimostrato che le crisi di sistema, allora come oggi, si possono superare solo con un processo di concordia e di conciliazione nazionale”. Proprio su questo torna Bindi. Nel video, l'intervista a Fernando Bindi
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