Drammaturgia coprodotta dal Teatro Nazionale di Roma in “progetto di residenza” regionale insieme al Consorzio Marche Spettacolo. Un lamento sussurrato che si propaga dentro il Mediterraneo nero, scenario di conquista coloniale europea, per migrazioni e diaspore. “Porto il lutto per i figli, per le donne schiave, per la libertà perduta: amate creature venite a prenderci” - recita Ecuba. Tutto brucia (e comunque il racconto avviene quando tutto è già bruciato). Spazio vuoto di ceneri e mostri marini con cadaveri che galleggiano... sulle parole profetiche di Cassandra rivolte a un bambino: Astianatte figlio di Ettore e Andromaca (soggetto debole e vulnerabile). Mai come ora il lutto sembra essere una questione politica. Quali vite contano? Cosa rende una vita degna di lutto?
fz