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Festival Aperto sulla fine del mondo

I TEATRI annuncia l'appuntamento mondiale d'apertura del FESTIVAL APERTO al Valli di Reggio Emilia il 18 settembre THE END OF THE WORLD la multimedia performance del compositore Lubomyr Melnyk con Julia Kent e il collettivo digitale SPIME.IM

di Francesco Zingrillo
24 lug 2021

Celebrare la Bellezza fino “alla fine del mondo” come “Principio di speranza” al FESTIVAL APERTO 2021 quanto mai in tema con i tempi che corrono. Attesissimo appuntamento internazionale annunciato in risposta ai temi sul “disastro ecologico e la condotta autodistruttiva del genere umano” - dicono gli organizzatori. THE END OF THE WORLD è anche l'omonimo brano per pianoforte scritto nel 2018 dal compositore MELNYK d'origine ucraina non a caso proveniente da Chernobyl, nato a Monaco, vissuto a Parigi. La Continous Music di LUBOMYR si sposa con la tessitura elettronica della violoncellista di Vancouver che vive tra New York e Torino, JULIA KENT, e con i progetti transmediali del collettivo artistico piemontese SPIME.IM. Il pianista sperimentale ormai 72enne ha lavorato sulla danza con Carolyn Carson e suonato con il chitarrista James Blackshow pubblicando con Sony Classic. Il musicista creativo ha mantenuto una posizione radicale sul nucleare e oggi utilizza i dati climatici e meteorologici trasformandoli in partiture e coreografie audio-video parti di uno spettacolo immersivo con “algoritmi umani”, a settembre, in un teatro classico come il Romolo Valli di Reggio Emilia.

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