Il copione ridotto dal testo letterario per ragazzi di Gozzi-Morini-Murgia e più volte rappresentato negli ultimi anni, è tratto dalle fiabe di una volta, quelle vere, che raccontavano tutto a tutti e poi i bambini se le rammentavano tra loro cambiandole appena un po': un po' qua e un po' là, la storia diventava leggenda... “Conta che ti conto” (per questo le mamme e i papà dicevano ai bambini più malandrini: poi facciamo i conti...) "la vita si racconta. Tiri, tiritera, questa è una storia vera”. Le storielle se ne andavano a spasso finché le parole non cominciarono a sbiadire, passo, passo. E i ricordi a morire, e le bocche ammutolire... Nel paese di TAROT gli uomini avevano perso la favella ma con l'arrivo del saltimbanco e del suo bislacco carretto rifiorirono le fole, le favole e le filastrocche. Commoventi e divertenti facevano rivivere animali, alberi, santi e briganti. Anche le oche della comare cominciarono a cantare nel GIRO DELL'OCA (le oche di Penelope? L'Odissea).
fz