Farinelli conosce bene il cinema e sa che i vizi privati sono pubbliche virtù e lui ha addirittura una malattia che si porta dietro da decenni: la 7^ Arte nelle viscere della Città eterna, Capitale del cinematografo. Presiederà la Fondazione romana senza mai lasciare La Cineteca comunale ramificando i rapporti che già ci sono con la Biennale veneziana in una sinergia che ha il cuore produttivo a Bologna ma le braccia creative e culturali tra Roma e Venezia. Lui che è l'anima della struttura felsinea nota in tutto il mondo per gli oltre 400 progetti di restauro del cinema perduto e più amato.
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