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La "Nostalgia" di Martone e Rea è Napoli

Weekend cinematografico d'autore con NOSTALGIA di Mario Martone protagonista Pierfrancesco Favino dopo il successo di Cannes la prima visione al Concordia di Borgo Maggiore

di Francesco Zingrillo
3 giu 2022

“La conoscenza è nella nostalgia. Chi non si è perso non possiede”: è l'incipit pasoliniano. Nostalgia è Napoli quelle di Martone nel film e di Ermanno Rea nel suo romanzo sul Rione Sanità: l'amicizia impossibile tra due adolescenti divenuti uomini ormai lontani tra loro. Felice è Favino fuggito giovanissimo in Medio Oriente per una storia oscura e terribile dei quartieri. Divenuto imprenditore al Cairo dopo decenni torna dalla madre malata: convertito all'Islam, poliglotta, sposato con una professionista ospedaliera egiziana, ritorna ma qualcosa si è perso... il compagno d'un tempo, Oreste (Tommaso Ragno), da latitante si è fatto boss di paese ed è capace di uccidere. C'è poi un parroco figura paterna di prete di strada che ancora rappresenta la speranza. Felice, così, ritrova la bellezza struggente della sua città che sembra Gerusalemme ocra di sole in grana d'immagine nella fotografia di Paolo Carnera. La tenerezza nel corpo stanco della madre demente da lavare nella tinozza. La nostalgia per lo sguardo del bambino in scooter che dentro non c'è più.

fz





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