L’Assemblea generale delle Nazioni Unite, con la Risoluzione 55/93 del 4 dicembre 2000, ha proclamato il 18 dicembre Giornata internazionale dei migranti.
La Segreteria di Stato per gli Affari esteri e Politici ed il Museo dell’emigrante in questa Giornata desiderano ricordare i cittadini e cittadine residenti all’estero e tutti i Sammarinesi e le Sammarinesi che nel passato hanno lasciato la nostra Repubblica per garantire alle proprie famiglie un futuro migliore di quello che all’epoca il Paese era in grado di offrire.
I lavori svolti dalla prima generazione dei nostri emigranti sono stati faticosi e duri: ma in ogni circostanza ed in ogni luogo, nelle miniere, nelle fabbriche, nelle campagne e nei cantieri edili, i Sammarinesi e le Sammarinesi hanno dimostrato impegno, rettitudine e grande voglia di lavorare.
Coloro che sono emigrati hanno partecipato attivamente alla crescita dell’economia degli Stati in cui sono andati a vivere, vedendo riconosciute le proprie competenze e professionalità, contribuendo allo stesso tempo a sostenere la propria comunità d’origine. Le rimesse economiche degli emigrati hanno infatti consentito uno sviluppo di cui ha beneficiato l’intera popolazione sammarinese, ma l’apporto degli emigrati non è stato solo di natura economica mentre erano all’estero; coloro che sono rientrati dopo un periodo di emigrazione hanno infatti influenzato positivamente, oltre all’economia, anche la vita sociale e culturale della Repubblica.
Nel tempo le generazioni successive hanno potuto progressivamente scegliere le professioni da svolgere e si sono integrate pienamente nelle società civili dei Paesi d’emigrazione.
Le Comunità sammarinesi all’estero rappresentano oggi un importante biglietto da visita del nostro Paese, sono rispettate e considerate in tutti i luoghi di loro insediamento e sono preziosi Ambasciatori della storia e dei valori su cui si fonda la Repubblica di San Marino.
A loro e al ricordo di tutti quei Sammarinesi, uomini e donne, che hanno saputo affrontare con coraggio la sfida di una partenza necessaria in un momento storico difficile per San Marino, nella Giornata internazionale dei migranti va il pensiero riconoscente delle Istituzioni e della società civile.
Un pensiero va inoltre a tutti gli emigranti, di qualsiasi nazionalità e di qualsiasi Paese, che si trovano oggi ad affrontare i tanti problemi, pericoli e difficoltà legati all’emigrazione.
Ed un pensiero speciale va ai tanti minori che pagano spesso un prezzo altissimo per l’aspirazione loro e delle loro famiglie di trovare in altri Stati condizioni di vita migliori ed un futuro dignitoso rispetto alle possibilità offerte dal loro Paese.
La Segreteria di Stato per gli Affari esteri e Politici ed il Museo dell’emigrante in questa Giornata desiderano ricordare i cittadini e cittadine residenti all’estero e tutti i Sammarinesi e le Sammarinesi che nel passato hanno lasciato la nostra Repubblica per garantire alle proprie famiglie un futuro migliore di quello che all’epoca il Paese era in grado di offrire.
I lavori svolti dalla prima generazione dei nostri emigranti sono stati faticosi e duri: ma in ogni circostanza ed in ogni luogo, nelle miniere, nelle fabbriche, nelle campagne e nei cantieri edili, i Sammarinesi e le Sammarinesi hanno dimostrato impegno, rettitudine e grande voglia di lavorare.
Coloro che sono emigrati hanno partecipato attivamente alla crescita dell’economia degli Stati in cui sono andati a vivere, vedendo riconosciute le proprie competenze e professionalità, contribuendo allo stesso tempo a sostenere la propria comunità d’origine. Le rimesse economiche degli emigrati hanno infatti consentito uno sviluppo di cui ha beneficiato l’intera popolazione sammarinese, ma l’apporto degli emigrati non è stato solo di natura economica mentre erano all’estero; coloro che sono rientrati dopo un periodo di emigrazione hanno infatti influenzato positivamente, oltre all’economia, anche la vita sociale e culturale della Repubblica.
Nel tempo le generazioni successive hanno potuto progressivamente scegliere le professioni da svolgere e si sono integrate pienamente nelle società civili dei Paesi d’emigrazione.
Le Comunità sammarinesi all’estero rappresentano oggi un importante biglietto da visita del nostro Paese, sono rispettate e considerate in tutti i luoghi di loro insediamento e sono preziosi Ambasciatori della storia e dei valori su cui si fonda la Repubblica di San Marino.
A loro e al ricordo di tutti quei Sammarinesi, uomini e donne, che hanno saputo affrontare con coraggio la sfida di una partenza necessaria in un momento storico difficile per San Marino, nella Giornata internazionale dei migranti va il pensiero riconoscente delle Istituzioni e della società civile.
Un pensiero va inoltre a tutti gli emigranti, di qualsiasi nazionalità e di qualsiasi Paese, che si trovano oggi ad affrontare i tanti problemi, pericoli e difficoltà legati all’emigrazione.
Ed un pensiero speciale va ai tanti minori che pagano spesso un prezzo altissimo per l’aspirazione loro e delle loro famiglie di trovare in altri Stati condizioni di vita migliori ed un futuro dignitoso rispetto alle possibilità offerte dal loro Paese.
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