Studiare il passato per capire il presente e orientare il futuro. L'intento degli Istituti Culturali e del Dipartimento di Scienze Umane dell'Università di San Marino è proprio quello di creare un contatto tra il patrimonio archeologico sammarinese e le nuove generazioni, con specifiche attività didattiche rivolte alle scuole sammarinesi e dedicate in particolare alla conoscenza del sito archeologico della Tanaccia. Eccoli i ragazzi affrontare di buon mattino la passeggiata archeologica sul crinale del Monte Titano, accompagnati da Paola Bigi: il primo contatto diretto con il sito e il paesaggio che lo avvolge. La responsabile della Sezione Archeologica presso i Musei di Stato ha spiegato loro come “nell'antichità le cime dei monti, vicine al cielo e agli dei, fossero spesso considerate luoghi sacri”. Suggestiva l'area di culto, attiva dalla seconda età del ferro alla prima età imperiale, con la grotta alla base di uno sperone di roccia. Qui sono stati ritrovati numerosi reperti: statuine in bronzo di devoti, che con piombo fuso venivano fissate direttamente sulle sporgenze rocciose, ma anche ex voto in terracotta raffiguranti braccia e dita, cioè le parti del corpo oggetto di guarigione. La visita si completa quindi al Museo di Stato, dove i tesori del Santuario della Tanaccia sono conservati.
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