Quello di Ruccello interpretato da Daniele Russo e Sergio del Prete è teatro di parola da camera che fatica a stare nello spazio angusto del palcoscenico. Pièce partenopea ambientata nei 'quartieri' anni 80 è la storia popolare di Jennifer un travestito romantico innamorata di un ingegnere genovese. Un'auto rappresentazione di Napoli che ha nella dirimpettaia Anna a sua volta 'travestita' (che si sente in tutto una donna) la coscienza critica del mondo in una stanza. “SE PERDO TE” di Patty Pravo è la dedica continua all'amato che non arriva mai mentre un serial killer terrorizza i “femminielli” di quartiere. Nello spettacolo si palesa l'ambiguità napoletana di sempre che confonde il diavolo con l'acqua santa per 'fregare' angoscia e solitudine. La trasformazione non è, però, una vera e propria metamorfosi ma un travestire i personaggi già velati di fragilità nell'estetica del kitsch.