Racconta il passato di Casole, della sua gente, e racchiude oltre 500 fotografie in bianco e nero, frutto di un’attenta ricerca negli archivi di famiglia delle autrici ma anche dei loro compaesani. “Il libro – sottolinea il Segretario Venturini – vuol essere un omaggio ad una comunità la cui vita era scandita dal sacrificio e dal lavoro ma che sapeva concedersi anche momenti di svago”. Ecco, allora i ricordi di una Casole contadina, la vita del ghetto, i luoghi di ritrovo. “Un modesto lavoro che nasce dal cuore di chi lo ha scritto”, dicono le sorelle Daniela e Federica Bizzocchi e Raffaella Francesconi, curatrici dei testi, ringraziando per il sostegno la Segreteria al Territorio, la Giunta di Città, l’Ente Cassa e la Cassa di Risparmio. Senza dimenticare la collaborazione del Comitato della festa di Casole. “Riteniamo che questa pubblicazione abbia lo scopo di agire sul sentimento dell’appartenenza” - affermano i Capi di Stato, auspicando che altre ne seguano per valorizzare la conoscenza di questo nostro paese dal punto di vista storico e culturale.
s.p.
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