Luglio è il mese dell'assestamento di bilancio e il Segretario alle Finanze vuole rispettare la scadenza. Al momento non c'è un testo vero e proprio su cui sviluppare il confronto e ieri, al Begni, quello con sindacati, categorie economiche e associazioni consumatori è stato più che altro un incontro interlocutorio. In assenza di una bozza, le parti si sono quindi concentrate su problemi strutturali del paese ponendo sul tavolo macrotemi. Se da una parte si registrano importanti elementi di ripresa con imposte indirette che pare si siano assestate ai livelli ante Covid e con un indice di disoccupazione in calo, dall'altra si alzano le lamentele delle piccole-medie imprese e artigiani sulle difficoltà di accesso al credito. A sollevare la questione il Segretario Generale di Unas Pio Ugolini: “Se è vero che il sistema si prodiga in tutela delle banche – afferma – non c'è pari attenzione delle banche nei confronti delle imprese. A San Marino il denaro costa troppo e le aziende sono costrette ad accedere a linee di credito anche sopra al 7%”. Tutt'altri tassi oltre confine, con ricadute negative per le PMI sammarinesi, destinate a perdere la battaglia della competitività nell'affrontare il mondo.
“Le linee di credito – rimarca Ugolini - sono necessarie per investire, crescere, sviluppare e anche onorare i propri debiti verso lavoratori e fornitori. Se il sistema mette in sicurezza le banche – ribadisce – le banche devono fare la loro parte, perché senza un'impresa viva e vegeta che paga gli stipendi – avverte – non gira l'economia e rischiamo di rimanere fermi a guardare il tempo che passa”. Anche il Direttore dell'Osla Michele Andreini chiede un adeguamento del sistema bancario alle esigenze delle imprese. E in un contesto di ripresa generale, Osla accende i fari su tutti quei settori – come tour operator e agenzie viaggi – ancora fermi al palo e “che necessitano – dice - di un intervento di sostegno mirato, nell'ambito di un ulteriore decreto ristori”. Gianluca Montanari della Cdls, in vista di una seconda lettura dell'assestamento di bilancio a settembre/ottobre, attende l'articolato. Nel frattempo torna a sollecitare un tavolo congiunto sulle riforme urgenti. La Sanità sta accelerando sulle pensioni e il sindacato non vede di buon occhio che il tema venga affrontato in maniera disgiunta dalle altre riforme strutturali. “Tutto è strettamente correlato”, commenta, “dal mercato del lavoro, alla previdenza, all'IGR” gli fa eco Enrico Biordi di Usl, che chiede di aprire tavoli non a scadenza: “non favorisce – avverte - l'opportuna condivisione né il confronto”. Torna anche la preoccupazione su come verranno finanziate le riforme e su come verrà ripagato il debito pubblico.