La Cassa di Risparmio di San Marino ha perso la causa con Barclays Bank. “Non ce l’aspettavamo. Speravamo di ottenere il riconoscimento di un diritto ed anche una plusvalenza, ma ci hanno dato torto”. Il vice-direttore della Cassa di Risparmio di san Marino Vladimiro Renzi non polemizza e accetta la sconfitta in aula con fair-play in perfetto stile british. L’alta corte di Londra ha dato ragione in toto alla Barclays Bank, il colosso britannico della finanza controllato dallo sceicco Mansour. “Stiamo valutando coi nostri legali se fare appello, ma nulla è deciso”, aggiunge Renzi. La Cassa di Risparmio sosteneva che la Barclays, nel 2004, le avesse ceduto 450milioni di euro di “derivati” classificati tripla A, sapendo che in realtà il rating era molto più basso. Il giudice Nicholas Hamblen ha respinto questa tesi affermando che la Carisp era perfettamente in grado di valutare insieme a Barclays il rischio reale e che l’operazione d’acquisto implicava implicitamente l’assunzione del rischio stesso. Cassa di Risparmio, tuttavia, precisa che la perdita della causa non ha alcuna ricaduta a livello patrimoniale perché i 70 milioni di euro, dell’eventuale risarcimento, erano già stati contabilizzati in passivo del bilancio 2008.
Luca Salvatori
Luca Salvatori
Riproduzione riservata ©