A sottoscrivere la protesta 29 esercenti. Lamentano che per tre giorni la stessa zona è stata interdetta al traffico diverse ore impedendo ai turisti di visitare il centro storico. Puntano il dito contro la Mille Miglia e il Pit–Stop 'che - dicono - non portano vacanzieri, ma solo spreco di denaro pubblico e disagi'. Per il presidente dell’Osla i fastidi sono stati più pesanti in quanto i tre appuntamenti si sono svolti l’uno di seguito all’altro. Maria Teresa Venturini guarda con favore a qualsiasi iniziativa che punti a rafforzare l’immagine del territorio fuori confine. Per quanto riguarda il ritorno economico auspica eventi più mirati che portino un turismo di sosta. Il presidente dell’Unione Commercianti si dichiara d’accordo con quanto scritto e fa sapere che se i suoi colleghi gli avessero sottoposto la lettera l’avrebbe firmata anche lui. 'Quanto è successo - commenta - è il risultato della mancanza di una politica progettuale. Non è con “eventi spot”, che altro non servono se non a creare maggiori difficoltà agli operatori, che si rilancia il turismo. Se l’obiettivo - continua Marco Arzilli- è quello di puntare sulle manifestazioni, occorre prima discuterne e confrontarsi per capire cosa serve davvero al paese'. La risposta del Segretario Andreoli non si è fatta attendere: 'Da sempre - spiega - si chiedono alla Repubblica eventi importanti. E’ proprio in considerazione del ritorno turistico e di immagine che abbiamo voluto intensificare le manifestazioni sul nostro territorio. Tutte le nostre iniziative sono frutto di una mirata programmazione, concordata con le associazioni di categoria. Abbiamo verificato - continua Andreoli- che diverse manifestazioni hanno un ritorno positivo oltre che di immagine anche sulle attività commerciali e sul turismo escursionistico e di sosta. Un segmento, quest’ultimo, che come ci riferiscono i dati siamo riusciti ad aumentare sensibilmente. A San Marino - conclude Andreoli - serve un progetto nuovo per rilanciare il settore e riqualificarlo. Proprio per questo il nostro paese non può oggi e non potrà in futuro fare a meno di importanti manifestazioni'.
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