La sezione di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Rimini torna a lamentare la mancata evasione di rogatorie inviate alla Repubblica di San Marino. Il Colonnello Gianfranco Lucignano ha menzionato il caso di Angelo Basile, condannato in Italia per usura e per altri reati. A maggio era stata inviata una rogatoria dal Tribunale di Rimini a quello di San Marino per chiedere il sequestro di conti e partecipazioni in una società anonima. Il commissario della Legge Vannucci l’aveva autorizzata ma il giudice Brunelli ha accolto il ricorso presentato da Basile e la rogatoria non è stata evasa. Per il colonnello Lucignano tutto questo è come “uno spot per attirare capitali illeciti a San Marino”. La Polizia Tributaria di Rimini ha inoltre annunciato controlli fiscali mirati per gli avvocati riminesi che operano sul Titano. In relazione invece all’operazione di ieri di controllo delle banche vicine o collegate a San Marino la polizia tributaria di Rimini afferma di non aver avuto alcun ruolo, né di essere stata informata dal Comando Generale. Il colonnello Lucignano ha liquidato la questione con una battuta: “E’ perché San Marino – ha detto – va di moda”. I controlli di ieri riferiti a San Marino sarebbero stati operati dal nucleo della Guardia di Finanza di Forlì, in particolare a Bellaria.
Luca Salvatori
Luca Salvatori
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