È sempre più imminente la risposta di Israele all'attacco iraniano dei giorni scorsi. Nonostante da più parti venga chiesto di non intensificare l'escalation, la strada ormai è segnata. Il comandante delle forze aeree iraniane “consiglia” allo stato ebraico di “non commettere alcun errore strategico” perché, dice, siamo pronti a colpirli con i bombardieri tattici supersonici russi. Duro anche il monito del presidente Raisi: “Se l'Iran avesse deciso di colpire Israele in modo più deciso, non sarebbe rimasto nulla”. Secondo i funzionari Usa, la risposta a Teheran includerà “un attacco limitato”, mentre a Gaza nuovo raid dello stato ebraico sul campo profughi di al-Maghazi.
Nella Striscia si complicano i colloqui di pace. La conferma arriva dai mediatori del Quatar: “I negoziati – dicono – si sono arenati. Stiamo attraversando una fase delicata con qualche stallo e stiamo cercando il più possibile di risolverlo". In Turchia previsto nel fine settimana l'incontro tra il leader di Hamas e il presidente turco Erdogan che in un discorso al gruppo parlamentare del suo partito ribadisce: “Lo Stato terrorista di Israele è coinvolto in azioni inumane a Gaza con il sostegno dell'Occidente senza condizioni". Israele, aggiunge, ha "superato Adolf Hitler" con le operazioni militari in corso dopo il 7 ottobre.