Gli autosospesi del Pdcs, unitamente ai firmatari del cosiddetto documento dei 21, rilevano, dall’esito del 17esimo Congresso del Pdcs, la mancanza di risposte persuasive ai temi posti in questi mesi. Solo una traccia flebile nella relazione iniziale del segretario uscente, poi – riferisce una nota – nessun riferimento nella mozione conclusiva. “difficile riconoscere in questo congresso – scrivono – la svolta da noi auspicata”. Gli autosospesi, nonostante l’analisi critica dell’assise, non si sottraggono al confronto chiesto dal nuovo segretario preannunciando che ribadiranno le motivazioni della loro scelta, dettata da una visione alta della politica e del servizio alla comunità.
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